Sei capitoli e una storia, che si dipana nella Pisa martoriata dalla guerra. Sette tappe per raccontare gli episodi là dove sono avvenuti. Per narrarli un proiettore e una bicicletta, anzi una cine-bicicletta. È Pane e piombo che venerdì sarà proiettato sui muri di Pisa. A firmare il progetto, che si inserisce in Memory Sharing, Lorenzo Garzella, Nicola Trabucco e Domenico Zazzara.
L’appuntamento è alle 21 a MixArt muniti di bicicletta (ma per chi ne fosse sprovvisto a disposizione ci sono 10 Ciclopi), da lì le prime tappe di questa proiezione itinerante ci porteteranno al giardino Scotto, in piazza del Carmine e in piazza Vittorio Emanuele, per proiettare l’entrata in guerra, gli allarmi che risuonano su Pisa e le bombe del ’43.
Da lì sulle due ruote la cine-biciletta si sposterà alla chiesa della Spina per raccontare cos’era Pisa dopo il bombardamento: siamo nel 1944 e la città è divisa in due, con i ponti distrutti l’Arno è un confine invalicabile. A sud gli alleati, a nord i tedeschi che impongono un coprifuoco durissimo: donne e bambini possono uscire solo dalle 10 alle 12, gli uomini sono tutti indistintamente ricercati.
Ed è in piazza San Francesco che Pane e Piombo ci racconta la storia di questi uomini braccati, in particolare grazie al diario di uno di loro che ricostruisce i suoi nascondigli e i suoi spostamenti.
L’ultima tappa in piazza dei Miracoli: l’incendio del Camposanto, 300 sfollati accolti in Cattedrale dove per giorni hanno vissuto e infine la Liberazione con l’arrivo dei carrarmati sotto la Torre.
Un tour di circa 1 ora e mezza, due, che l’Acquario della Memoria conduce in collaborazione con City Grand Tour.
Ad arricchire il tour anche i percorsi multimediali
L’obbiettivo, ci spiega Lorenzo Garzella, “è rendere viva la memoria” e, perché no, “dare nuova linfa a prezioso patrimonio d’archivio”.
A mettere a disposizione la bicicletta elettrica, sapientemente trasformata in cine-bicicletta da Marco Pavone, la Lombardo cicli.
acquariodellamemoria.it
Pane e Piombo / Facebook