Pubblichiamo l’intervento di Sinistra Ecologia e Libertà sul tema della gestione dei rifiuti, dopo che nelle scorse settimane alcuni eventi significativi hanno segnato nuovi capitoli del lungo percorso per il gestore unico per i comuni della costa. Sia dal direttivo che dall’assemblea di ATO Costa, l’ente a cui è affidata la procedura, sono emerse divisioni importanti e la richiesta di approfondire alcuni aspetti della gara. In questo contesto anche i lavoratori del settore hanno sollevato la loro preoccupazione sugli scenari futuri.
Sinistra Ecologia Libertà esprime al Presidente dell’ATO COSTA e Sindaco di Pisa On. Marco Filippeschi tutta la preoccupazione espressa in queste ore dai Sindacati alla sorte di tutti i lavoratori coinvolti in vario modo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Infatti la prossima gara per il gestore unico dei rifiuti in Toscana, pur nelle rassicurazioni di totale assorbimento nel nuovo soggetto di tutte le lavoratrici e i lavoratori attualmente impiegati, rischia di produrre una situazione molto incerta dal punto di vista dei contratti e dei diritti del lavoro.
Siamo preoccupati che la possibilità di subappaltare, la presenza di tipologie contrattuali con trattamenti salariali e orari molto diversi, il ricorso non controllato al coinvolgimento di cooperative sociali, che applicano una tipologia contrattuale ancora diversa dal pubblico e dal privato profit, la crisi economica dei soggetti gestori della Toscana, a parte Geofor, siano causa di ridimensionamento dei livelli occupazionali e di compressione dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori.
Per scongiurare questo pericolo era necessario un riordino serio dei comparti della raccolta e trattamento dei rifiuti a partire dall’adozione del Piano di gestione Rifiuti e Bonifiche della regione Toscana – sul quale ci siamo espressi favorevolmente anche alla luce di elementi di novità sul piano del riciclo e del riuso che complessivamente dovrebbero aprire la prospettiva di circa 1500 posti di lavoro in più.
La necessità di maggiore chiarezza si manifesta bene oggi nella vicenda che coinvolge AVR, soggetto ai cui lavoratori dopo tante rassicurazioni ATO Costa oggi non garantisce l’ingresso in Reti Ambiente. Su questo noi ribadiamo quanto sostenuto nella mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale di Pisa e da noi presentata, nella quale si chiede al Sindaco un impegno a garantire la posizione di questi lavoratori e a sostenere le posizioni già espresse.
In generale pensiamo che l’attuale quadro occupazionale vada non solo mantenuto ma condotto verso l’applicazione uniforme del contratto dell’igiene ambientale, mettendo definitivamente in mora quello del multiservizi. Occorre investire nella sicurezza dei lavoratori, laddove la necessità di controllare le tariffe rischia di produrre ritmi di lavoro insostenibili e pericolosi. La scelta del porta a porta come modalità vincente per la differenziazione e la riduzione dei rifiuti deve svilupparsi armonicamente e in equilibrio con i diritti del lavoro.
La necessità che esprimiamo, anche attraverso i nostri amministratori locali in sede di ATO Costa, è quella di fare chiarezza al più presto su questi temi in primo luogo inserendo nella gara a doppio oggetto per il gestore unico le clausole di salvaguardia sociale, ambiente, lavoro, attenzione alle tariffe, anche attraverso la scelta di premiare chi produce meno rifiuti, devono essere salvaguardati insieme, affinché il cambiamento non si scarichi, letteralmente, in modo pesante su
chi in questi anni la crisi non l’ha causata ma subita.
Sinistra Ecologia Libertà
Federazione provinciale di Pisa