Arrestato con l’accusa di aver compiuto atti sessuali con minori. Le manette sono scattate nei confronti di un giovane di 21 anni di San Giuliano Terme, L.D.G..
Secondo le ricostruzioni il 21enne avrebbe utilizzato l’applicazione per smartphone WhatsApp per adescare i minori adolescenti e attirarli nello spogliatoio della struttura sportiva da lui frequentata, sempre a San Giuliano.
Gli investigatori stanno vagliando i contenuti di computer fissi, tablet e cellulari per risalire a eventuali file audio, video e conversazione scritte tra il giovane e altri ragazzi. Se infatti questi contatti non sono emersi durante le indagini, gli inquirenti dato il comportamento prolungato del giovane, non escludano possano esserci stati.
L.D.G al momento è agli arresti domiciliari.
Apprezzo molto il modo con cui date informazioni di questo tipo, o quelle relative ad incidenti anche gravi che hanno magari causato morti, senza eccessiva enfasi, senza urla e senza scalpori, nel rispetto delle persone, e apprezzo l’utilizzo delle iniziali invece del nome. Grazie, la pacatezza è anche segno di buon giornalismo.
concordo pienamente con Arianna. Se ora il ragazzo (21 anni) fosse ritenuto innocente o il reato derubricato, chi lo salverà dalle conseguenze di una vergognosa gogna mediatica (nome e foto sui giornali) a processo non ancora iniziato (e quindi con presunzione d’innocenza)? chi aiuterà la famiglia?
Mi sconcerta la mia prima reazione di indignazione e voglia di punire, cosa che va fatta se c’è violenza o plagio.
Mi immagino subito un “giovane adulto” che approfitta di banbine……..ma poi mi viene il dubbio che possano essere un “adolescente banale” e delle “bimbotte un pò sveglie”……. questo è quello che mi piacerebbe fosse verificato e saputo. Questo perchè quella che si fissa è la prima impressione e mi dà dolore. Se invece fosse solo un “reato” legato a questioni anagrafiche, mi preoccuperebbe meno, anche se triste da un punto di vista cultura dilagante tra persone di quell’età.
Rispetto a quanto scrive Cosimo Scarpitta ci sarebbe da dire che questo articolo deriva molto probabilmente da una nota diramata dalle forze dell’ordine. Le lodiamo in continuazione, forniamo loro facili cittadinanze onorarie, ma ogni tanto sarebbe anche giusto sottolineare quanto poco, in genere, siano formate sul piano psico-sociologico. I danni che produce l’azione sul territorio di agenti inadeguati si vede anche da tanti altri aspetti, ma sarebbe demagogico associare qui fatti drammatici così diversi tra loro. Intanto, resta il fatto che gli addebiti che Cosimo Scarpitta muove contro chi espone soggetti deboli alla gogna mediatica, prima ancora che ai giornalisti, andrebbe rivolto a chi sente l’esigenza di trasformare un’indagine in una notizia da lanciare alla stampa.