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Pista ciclabile sul Serchio: senza manutenzione diventa impraticabile

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Buche che con le piogge diventano profonde pozzanghere e vegetazione rigogliosa che rendono il passaggio molto difficile. La pista ciclabile che corre lungo il Serchio è diventata in molti tratti ormai impraticabile per i ciclisti e per i tanti podisti che la utilizzano per allenarsi. A denunciare la situazione è il Gruppo Podistico Rossini, che ha pubblicato su Youtube un video a testimonianza delle pessime condizioni nelle quali si trova oggi la via ciclabile.

“Si tratta di un percorso molto utilizzato da chi ama correre” spiega Valter Ballantini del GP Rossini, “ma da circa un anno farlo è diventato quasi impossibile visto che la manutenzione è stata completamente dimenticata, questa primavera non si sono nemmeno occupati del taglio dell’erba”.

I lavori per la pista ciclabile che segue il fiume Serchio sono cominciati nell’aprile del 2010. A seguire il progetto la Provincia di Pisa, che ha speso 315mila euro circa per il tratto che va dal teatro Rossini di Pontasserchio fino al confine con la Provincia di Lucca, nella zona di Ripafratta, e che ha consegnato l’opera al Comune di San Giuliano Terme nell’aprile 2011. Ad occuparsi della manutenzione dovrebbe essere proprio l’amministrazione comunale sangiulianese, che però a circa 3 anni dall’inaugurazione non è ancora intervenuta.

“Siamo al corrente del problema ed abbiamo già allertato Geste (la società del Comune che si occupa dei lavori pubblici, ndr)” afferma l’assessore con delega ai lavori pubblici Mauro Becuzzi, “ci impegnano ad intervenire ma dobbiamo ancora calibrare i tempi dell’intervento, le risorse sono quelle che sono”.

 

 

Se i podisti sono arrabbiati, a maggior ragione lo sono i ciclisti. “In tutti i paesi avanzati le piste ciclabili sono asfaltate” dice a paginaQ il presidente della FIAB pisana (Federazione italiana amici della bicicletta) Carlo Carminati, “ormai in molti tratti del percorso serve la mountain bike, con una bicicletta da strada non è più possibile passare. Si è scelto di lasciare la strada sterrata per risparmiare – prosegue Carminati – anche se al momento della presentazione del progetto l’amministrazione sosteneva che la decisione di non asfaltare fosse legata alla necessità di impattare il meno possibile su un’area di golena. Non asfaltare il percorso ha permesso sicuramente di risparmiare, ma se non si fa la manutenzione necessaria si rischia di spendere soldi per nulla. Questo è quello che è successo anche per la pista lungo l’Arno”.

Carminati si riferisce alle vie ciclabili istituite 10 anni fa circa dal Comune di Pisa, declassate a “percorsi pedonali con segnalazione” visto l’oggettivo pericolo che si viene a creare percorrendo in bicicletta l’argine dell’Arno a causa delle dimensioni ridotte della sezione ciclabile e del fondo stradale accidentato” come recita l’ordinanza comunale del 6 maggio 2009.

A danneggiare il fondo della pista non sono solo gli eventi naturali. La mancanza di dissuasori che impediscano ai mezzi a motore di accedere al percorso fa sì che la pista lungo il Serchio venga utilizzata dai contadini per accedere agli orti situati nella golena del fiume, oltre che dai motociclisti in cerca di una semplice e sicura esperienza off road. La ciclabile è stata anche utilizzata per il passaggio dei camion in occasione dei lavori pubblici che hanno interessato la zona. I tratti nelle peggiori condizioni sono infatti quello che va da Pontasserchio a Pappiana, dove nel 2013 sono stati ripristinati gli argini, e quello che dalla località Patrignone arriva fino alla cartiera. Durante la piena del dicembre 2012 il ponte della cartiera crollò, per i lavori di ricostruzione fu utilizzata la via ciclabile, sulla quale è stato sversato uno strato di pietre per rendere più agibile il passaggio dei camion. In questo modo però si è resa ancora più difficile la vita di ciclisti e podisti, costretti a fare i conti con un fondo poco adatto alla bici ed alla corsa.

Come si vede nel video pubblicato dai podisti di Pontasserchio, chi utilizza il percorso lungo il Serchio ha diritto anche ad una doccia gratis. Dal ponte dell’acquedotto di Rigoli cola infatti un’abbondante quantità di acqua, costantemente e da almeno 2 anni. “La perdita c’era già 2 anni fa” spiega Valter Ballantini, “tanto che in occasione di una gara che si svolse nel 2012 durante l’inverno, fummo costretti ad evitare il passaggio perché il freddo intenso aveva trasformato il ponte in una lastra di ghiaccio”.

edit: la Fiab ci segnala il passaggio sulla ciclovia di un grosso mezzo agricolo con questa foto scattata il 13 luglio

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Foto di copertina di  Flavio CDC Flickr

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Pubblicato il: 21 luglio 2014

Argomenti: A Nord, Cronaca, Mobilità, Pisa

Visto da: 2177 persone

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Una risposta a: Pista ciclabile sul Serchio: senza manutenzione diventa impraticabile

  1. avatar Francesco scrive:

    Una pista ottima per una gara di ciclocross … c’è pure la cascata! Ah, ah, ah

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