Cara lettrice, caro lettore, lo smaffo da taschino è bello ma va usato con prudenza. Forse non lo sapete, ma la piaga dei ciaccioni al tavolo del ristorante ci rende, ogni anno, bersaglio dello scherno di tutto il continente poiché puntualmente ci piazziamo ultimi in graduatoria galateo OCSE. E in un periodo delicato come questo, dove tutti gli occhi d’Europa sono su di noi, non vorrete aggiungervi al novero dei maleducati! Godete sì del ruzzàme qui proposto, ma in contesti di creanza e rispetto del prossimo. Tanto ci vado sempre di mezzo io…
Ci sono dei nani con un problema di draghi, o dei draghi con problemi di nani (non ricordo bene) in Kill The Dragon (Ramming Speed Games), fatto sta che voi siete un nano armato di tutto punto, come fantasy comanda, e dovete ripristinare la tranquillità delle vostre terre allontanando draghi a colpi di dinamite.
La cosa si svolge in questi termini: nessuno si muove, il drago inizia a bersagliarvi sputando fiamme, e prima di finire allo spiedo dovete angolare il tiro del vostro candelotto con caparbietà, confidando anche nel terreno friabile. Un gioco semplicissimo e totalmente idiota, ma che regala un sacco di risate grazie alla fisica, come già faceva nonno Worms.
A prendere decisa ispirazione dalla bastardaggine degli anni del NES giunge poi Battle Kid 2 (Retrozone), demo promozionale di un gioco datato 2012 ed effettivamente in vendita per la vetusta console! L’accuratezza dell’emulazione non risparmia i colpi bassi del game design, tutto salti, spari e morti istantanee, malefico come nei migliori Mega Man ed altrettanto impietoso.
Rhythm Tap Free (Sega/Prope) è infine una delle cinque modalità del buon vecchio Let’s Tap per Wii, gioco tutto basato sul tamburellare a tempo con le dita. Un po’ come Guitar Hero, ma con una traccia sola da seguire e il gioco che valuta l’intensità della pressione. Vale la pena provarlo, perché è uno dei giochi ritmici che hanno goduto della miglior produzione sonora negli ultimi anni. Questa versione gratuita propone cinque brani dal titolo completo, tra cui il trascinante Tap de Papapaya.
Tommaso Mongelli
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