L’intervento di Mauro Stampacchia di Sinistra Ecologia e Libertà, consigliere CTP 6 Pisa Nord, sull’incuria di spazi anche privati. Una riflessione che parte dalla situazione di un terreno ai Passi, e si inserisce nel solco aperto dal consigliere comunale Sandro Gallo sui “Piuss delle periferie”. L’area incolta di cui parla Stampacchia si trova sul lato sinistro di via XXIV Maggio uscendo da Pisa; per la stessa ASL rappresenta un problema di igiene e sanità pubblica e chiede infatti un’adeguata bonifica.
Sul lato di uno dei quartieri periferici di Pisa Nord, il Villaggio I Passi, è cresciuta da anni una folta e incontrollata vegetazione, un intrico di arbusti, rovi, alberelli, nel quale si nascondono anche rifiuti potenzialmente pericolosi, e che minaccia l’igiene e la salute pubblica, quindi gli abitanti e le abitazioni.
Lo dice, su segnalazione che come cittadino e consigliere del Ctp 6 ho avviato, la Unità Funzionale di Igiene Pubblica e Nutrizione della USL 5, che sottolinea come “i terreni lasciati in uno stato incontrollato di abbandono sono inevitabilmente infestati da insetti roditori, serpenti ed altri animali che, oltre ad essere molesti, possono anche essere vettori di malattie infettive anche gravi”, che la mancanza di regolare manutenzione di un terreno può comportare rischio di incendio, che i rifiuti pericolosi possono inquinare, con le falde acquifere, le matrici ambientali. È lo stesso ufficio ad indicare l’urgenza di bonifica, con sfalcio e rimozione della vegetazione in eccesso e dei rifiuti, verifica delle infestazione da topi o da insetti e relativa eventuale derattizzazione e disinfestazione, ed infine regolare manutenzione dei luoghi da effettuarsi con congrua frequenza.
Starà quindi adesso alla Amministrazione competente intervenire con urgenza per sanare la questione. Si può prevedere che non sarà facile, perché i terreni sono di proprietà privata, e l’uso dissennato della proprietà, disinteressata all’interesse pubblico, e che quindi abusa di un diritto (fuori dal suo profilo di legalità costituzionale) han fatto cronaca in questa città, a partire dalla vicenda dell’Ex-Colorificio, portando danno e incuria, e inquinamento.
Non è certo quello dei i Passi il solo caso dentro il perimetro comunale. A Cisanello ci si muove, finalmente, per un parco urbano ma altrove vi sono analoghi spazi incolti e maltenuti. Quindi sarà il caso di allargare la prospettiva oltre il singolo caso di quartiere e di incominciare a parlare
di una urbanistica verde e partecipata dai cittadini, che interessa soprattutto i quartieri periferici, che, come ha ammesso recentemente anche il consigliere comunale Pd Sandro Gallo, sono stati trascurati dalle scelte di sviluppo cittadino, e necessiterebbero ora di una serie di “Piuss delle periferie”.
Forse però potremmo dire meglio: ci vuole una urbanistica che valorizzi pienamente e creativamente il verde passandolo da incolto selvatico a fruizione collettiva con un sistema di parchi urbani, di viabilità ciclabili, di nuovi modi di abitare e socializzare (come già indica l’assessorato alla cultura), e perché no, anche di produrre. Bisognerebbe quindi far perno proprio su quello che spesso è abbandonato, e cioè il verde urbano, trasformandolo da rischio a risorsa, bloccando sul nascere le pulsioni cementizie, condividendo le scelte con gli abitanti, ponendo in essere nuovi servizi di mobilità ed anche viabilità. Se necessario facendo leva sulla partecipazione che diventa così esercizio reale di politiche collettive.
Certo occorre la nuova viabilità di circonvallazione ma questa va riprogettata all’interno di un quadro più ampio di parchi urbani, di urbanistica verde e pianificatrice, pena il veder ulteriormente degradare le nostre periferie nello scenario triste delle circonvallazioni cementificate e squallide.
Mauro Stampacchia,
Sinistra Ecologia e Libertà, consigliere CTP 6 Pisa
Nord.
Penso che sia peggiore aver accumulato in largo Nievo tutti i cassonetti di una grossa utenza perché è più facile per geofor…ma spesso si accumulano peggio che a Napoli con odori sgradevoli e animali più grossi degli insetti.
Quando ero piccolo il porta a porta funzionava benissimo e geofor forniva anche i sacchetti..
Sugli arbusti in questione costruivamo capanne e facevamo giochi fantastici ,nei campi li intorno catturavano rane tritoni e salamandre per poi ributtarle prima di andare a fare la lezione. Ripartiamo col porta a porta e buttiamo i figli nei campi al limite si smotetanno e le mamme dovranno lavare un po di più ma volete mettere il divertimento…..
Fabrizio Costanzo
Nato cresciuto nei campi dei Passi
Lo scopo è proprio quello, trasformare “da rischio a risorsa”, e quindi aspettare che con una “variante al regolamento urbanistico” diventa “cementabile”, così da rendere la vendita redditizia.