Chiedono alla Regione di ripensarci perché quella sezione a tempo pieno negata significherà per loro sacrifici e riorganizzazione dei propri tempi e spostamenti. A parlare sono alcune delle 18 famiglie dei bimbi che frequentano le scuole d’infanzia alle Haring, nel complesso Galilei, e che a pochi giorni dall’inizio della scuola hanno ricevuto la comunicazione che la sezione a tempo pieno “Pegaso”, ovvero finanziata dalla regione, non sarebbe stata attivata. Costringendo i bimbi a uscire alle 13 invece che alle 16.
“Sopratutto per quelle famiglie che hanno già il figlio maggiore frequentante il medesimo plesso scolastico, che si vedranno costretti ad andare a prendere un figlio alle 13 per poi tornare alle 16 a prendere l’altro”, spiega Luca Teti, che ha inviato una nota portando la voce di alcuni genitori.
Il problema, spiegano, è nato a Firenze, “dalle inspiegabili contraddittorie ed immature decisioni prese in Regione Toscana dall’Assessorato all’Istruzione, che hanno portato a non confermare la sezione Pegaso attivata nel 2013 presso le scuole Haring. Infatti con la mancata conferma di tale sezione la dirigenza scolastica ha deciso di assorbirne gli alunni nelle regolari sezioni statali, per non stravolgere il loro percorso educativo cominciato nel 2013, ma lasciando così scoperta parzialmente la nuova sezione 2014 e obbligando i neo-iscritti ad uscire alle 13”.
I genitori notano la poco felice concomitanza fra il diniego della sezione e l’annuncio con cui “l’Assessore Regionale all’Istruzione Emmanuele Bobbio ha dichiarato di aver trovato i fondi per il finanziamento del progetto Pegaso nell’anno scolastico 2014-2015, perfino in misura maggiore rispetto all’anno precedente”.
“Qualcosa nell’apparentemente virtuoso meccanismo del Progetto Pegaso non ha funzionato”, commentano i genitori, “si dice a causa del rinnovo dei dirigenti regionali responsabili del Progetto. Forse per risparmiare 26mila euro (costo di un insegnante Pegaso nel 2013-14), forse per un semplice errore, ma resta il fatto che a subirne le conseguenze saranno i 17 bambini che si vedranno dimezzata l’offerta scolastica. Alcuni genitori – aggiungono – hanno provato a contattare e chiedere spiegazioni all’Assessore Bobbio e al dirigente responsabile del Progetto Pegaso, Daniele Sestini, ma non hanno ancora ricevuto alcuna risposta. Silenzio assoluto”.
Cosa sia successo esattamente non è chiaro neanche agli uffici comunali, che sono a conoscenza della situazione e non nascondono un certo disappunto. “Nelle interlocuzioni informali tra la scuola e gli uffici della regione, questi hanno dato un’interpretazione molto stretta sulle regole di attivazione delle Pegaso sostenendo che la sezione in oggetto non potesse essere attivata”, spiega l’assessore Marilù Chiofalo. “Un’interpretazione a nostro avviso sul filo di lana perché l’anno scorso quella sezione c’era. Sulla base di quest’interpretazione l’ufficio regionale ha comunicato al dirigente della scuola che la sezione non sarebbe stata attivata e la scuola non ha fatto quindi richiesta”.
Un incrocio di responsabilità quindi, da una parte la Regione e dall’altra la dirigenza scolastica della Haring che non ha presentato domanda. “Per dare continuità ai bimbi di questa sezione abbiamo chiesto alla regione un ripensamento – conclude Chiofalo – in alternativa chiediamo se ci sono risorse statali per superare questo problema e alla scuola, nel caso non ve ne fossero, di organizzare attività pomeridiane”.