La tesi del colpo accidentale
è così spesso invocata
che non è più tanto originale
e direi anche abusata.
E’ scritto nel vocabolario
che l’aggettivo accidentale
vuol dir non volontario,
ma del tutto casuale.
Come dir: non ho voluto
fare quello che è accaduto.
Come dir: sì ho sparato,
ma non ho mirato.
Ma un ragazzo è morto
e c’è un concetto assai distorto
ché se spara un carabiniere
è sempre adempimento del dovere.
Per chi indossa l’uniforme
la responsabilità è enorme
ed è giusto sia appurato
se qualcuno ha sbagliato.
Affrettate conclusioni,
si tira in ballo la camorra
che di Napoli e rioni
è un cancro, una zavorra.
Ma è giusto fare luce
su questo episodio
perché quel che produce
rischia di esser solo odio.
E’ doveroso ora capire
se è possibile morire
per colpa di un gradino
diventato un assassino.
La vita non è un gioco
e ognuno ha il suo destino,
ma per morire è troppo poco
stare in tre su un motorino.
Frama
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Ci sono indagini in corso, le polemiche a priori sono solo strumentalizzazioni.