In una notte oscura,
perse la misura
e dette in escandescenza
fino a fare resistenza.
E fu arrestato,
come tutti i mortali,
per il reato
contro i pubblici ufficiali
Non fu più il paradiso,
la sua destinazione,
perse il suo sorriso
quella notte in reclusione.
Niente lacrime dalla luna
per lui nella sfortuna,
la libertà al dì seguente
per lui che è re del niente.
Ma se il suo regno è il niente
non è certo un indigente:
prima il danno ha pagato
e dopo ha patteggiato.
Non è stato condannato
a una pena da espiare,
ma avevo già pensato
a cosa fargli fare.
Mi immagino la scena:
come guardan le figliole
lui a espiare la sua pena
mentre è lì che rasa aiuole.
Frama
Pisa 18 settembre 2014
Tutti i diritti dell’opera sono come l’autore: riservati