L’amministrazione comunale pisana cerca acquirenti per il palazzo ex Telecom di piazza Facchini, sede della Sepi, della segreteria generale e di altri uffici comunali. A confermarlo l’assessore al patrimonio Andrea Serfogli, interpellato in proposito dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio Giovanni Garzella. L’esponente dell’opposizione ha chiesto conferma delle voci che circolano a proposito della vendita, domandando pubblicamente il prezzo deciso e se l’idea sia quella di emettere un bando o meno.
“In questo periodo la vendita di immobili non è certamente remunerativa come altri – recita il testo dell’interpellanza di Garzella – e poi dove dovrebbero andare i servizi ora esistenti? E’ vero che ora il Comune possiede spazi che non sa come occupare e mi riferisco alla “Sesta Porta”, ma è anche vero che non si può pensare che spostare i servizi come pedine non abbiano costi”.
Serfogli ha spiegato che la Sepi è pronta al trasloco verso i nuovi spazi della Sesta Porta, in via Battisti, che diventeranno operativi a inizio 2015. “La decisione arriva dopo una puntuale ricognizione degli spazi comunali e dei metri quadri per dipendente, secondo quanto previsto dalle norme” afferma l’assessore rispondendo alle domande di Garzella. “Il piano complessivo di razionalizzazione degli spazi, partendo dallo svuotamento del palazzo ex Telecom, porterà ad una redistribuzione del personale tra palazzo Gambacorti, palazzo Mosca e palazzo Cevoli e consentirà all’amministrazione un risparmio di 200mila euro di utenze l’anno. Cifra che sale a 500mila euro se si considerano anche le locazioni passive degli uffici giudiziari”.
Nessuna conferma sul nome del possibile acquirente da parte di Palazzo Gambacorti. Per quanto riguarda il prezzo di vendita, Serfogli ha detto che sarà l’Agenzia del Territorio ha stimare il valore dell’immobile, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro.