Si può parlare di calcio senza parlare solo di calcio? Parte da questa riflessione l’incontro di venerdì 24 alle 18 organizzato al Teatro Lux. A discutere di un fenomeno che scalda i cuori di milioni di appassionati e che conta più fedeli di qualsiasi altra religione nel mondo saranno Christiano Presutti e Luca Di Meo (ex membro del collettivo Wu Ming uscito dal gruppo nel 2008) – redattori di Fútbologia e autori del documentario “Nel pallone” prodotto da La Effe – Carlo Maria Miele di Mondocalcio Magazine e Luca Pisapia (Il Fatto Quotidiano) e Daniele Guarino del blog Lacrime di Borghetti.
Due riviste online che raccontano il calcio da un’altra prospettiva, che va oltre al semplice fatto sportivo per analizzare i legami con la società, i problemi legati al razzismo e al meticciato, le storie di resistenza e i conflitti geopolitici. E poi ancora la corruzione e il doping, l’onestà e l’etica. Il calcio come fenomeno culturale, capace di modificare il senso comune di chi lo segue e di avere ripercussioni oltre i campi da gioco.
Particolarmente interessante l’esperienza di Fútbologia, nata da una tre giorni svoltasi a Bologna nell’ottobre 2012 con Gianni Minà, Valerio Mastandrea, Diego Bianchi, Paolo Sollier e i giornalisti inglesi John Foot e Simon Kuper. “Oggi giorno si monta uno psicodramma su 22 uomini che corrono a più non posso sull’erba – disse Minà presentando l’evento di due anni fa – non è questo il calcio da salvare, bisogna recuperare i veri valori e la cultura del pallone e buttare giù tutto quanto fa omologazione”.