Un giornalista, un cooperante, un amico d’infanzia ad Haiti per il noir che racconta un viaggio tragicomico nell’isola che non c’è.
di Luca Del Re ed Enrico Catassi
GANGSTERS
(The Specials, 1979)
Il Diavolo ha felicemente trascorso un paio d’ore nel coffee shop, gonfio come un tacchino, è alla porta del Paradiso, bussa, sta per entrare. È in ritardo al meeting aziendale. Quella stessa mattina di un dicembre tutto haitiano.
Port au Prince. Ore 9:45. La piccola strada nel cuore di Delmas è polverosa, il sole è già lassù, in alto, dalle 5:00. Louis Plaisance, un giovane, grasso e di media altezza, osserva dalla finestra la vettura parcheggiata fuori casa. Le finestre sono fatiscenti così come il resto del tugurio, i muri scrostati, l’appartamento è senza pavimento, una colata di cemento ha amalgamato terra e pietra, la porta sul retro è un pezzo di lamiera appoggiato al muro. Nello spazio esterno tre motorini parcheggiati all’ombra di una palma. Il tavolo al centro della stanza è una sorta di mercato ambulante del fai da te, il coccio di un vaso è il portacenere, rimpinguato da carcasse di sigarette, ci sono bustine sparse, di plastica nera, arrotolate in punta, alcune sono state aperte, sfondate come un pacchetto di patatine, l’erba che ne esce è di un verde acceso.
I piccoli cumuli di neve giallastra si sono ridotti notevolmente nel corso delle ore, fumati in gran parte, disciolti nella stagnola argentea. La bottiglia di rhum è ormai mezza vuota, i cinque bicchieri sul tavolo sono colmi di coca cola. Una manciata di proiettili è sparsa al centro, accostate due pistole, una semiautomatica Walther cp a 8 colpi e una S&W con i suoi dieci colpi nel tamburo. Tre cellulari ben distanziati sono agli angoli del tavolo. Seduti su due sedie due ragazzini, Noel e Alexander, magri, quasi sfiniti nell’ossatura, con gli occhi gonfi e le pupille attraversate da tangenziali color rosso fuoco. Le mani sudate impregnano la cartina delle sigarette, dalle loro bocche impastate non esce una parola.
Luca Del Re, Roma 1958, giornalista, lavora per la7. Dopo quindici anni di giornalismo musicale e altrettanta radio, sbarca nel mondo della televisione quasi per caso, interessandosi a tutt’altro. Corrispondente di guerra. Vorrebbe andare in pensione domani e continuare a scrivere.
Enrico Catassi, Pisa 1971, precariamente precario. Criminologo mancato. Gira per il mondo, quello più sfigato, con progetti di cooperazione allo sviluppo dal 2002. Ha vissuto a Gerusalemme per troppo tempo ma continua instancabilmente e ossessivamente a tornarci. Ha recentemente scritto per ETS (insieme ad Alfredo De Girolamo) gli instant book: Israele 2013 – Il falco sotto assedio; Francesco in Terra Santa. 24-26 maggio 2014.