Come il 97% del popolo feisbucchiano mi ha fatto notare, è da poco entrato a far parte del gergo uozzàppico un simbolo che ha gettato nel panico omaccioni nerboruti e splendenti quarantenni in tailleur. La doppia spunta.
Che sta a significare Messaggio letto.
Embè?, direte voi, se ti mando un messaggio è perché voglio che tu lo legga.
Ennò, bellidezzia, no! E mica è così facile la psiche umana. Non da quando c’è Uozzàp, quantomeno.
Perché Messaggio letto non vuol dire solo Messaggio letto; significa Messaggio a cui non hai risposto, tu, lurido infame figlio d’un cane, e io che ci spreco pure tempo a scriverti messaggi mentre tu li apri, li leggi e non mi rispondi, sai che ti dico, maledetto escremento umano, feccia della società, ultimo scarto del più putrido canale di scolo, sai che ti dico, eh, ti dico che tra noi è tutto finPRONTO? OH CIAOOO AMORINO MIOOOO TI STAVO PENSANDO PROPRIO ORA, HO VISTO CHE HAI LETTO IL MIO MESSAG…AH, HAI PREFERITO CHIAMARMI CHE RISPONDERE? MACCHECCARINOCHESSEIIII, LO SAPEVO, LO SAPEVO CHE ERI QUELLO GIUSTO PER ME CIPPICIPPICI’.
Capite? E tanti saluti non alla praivasi – che di quella da quando c’è Feisbucche, Tuitté e Istagramme non sappiamo più che farcene – ma alla sacra e integerrima abitudine di non dovere spiegazioni a nessuno.
Sono le quattro di notte, il tuo spirito oramai anziano non riesce a sopportare la digestione di una pizza intera a cena, ergo senti i satiri danzanti nello stomaco e una sensazione di aridità a livello esofageo che ti costringe ad alzarti. Acqua. Acqua a garganella, subito, immantinente. E’ notte, ti fai luce con il telefono e noti che c’è un messaggio. Su Uozzàp. Lo apri, lo leggi, ti si incrociano gli occhi e nel frattempo hai già mollato un paio di alluciate agli angoli delle porte con tanto di visioni mistiche e blasfemi richiami divini. Traballando entri in cucina, ti schiodi sei litri d’acqua e torni a letto a morire di cattiva digestione.
E IL MESSAGGIO?! [zan zan!, di sottofondo n.d.r.]
Beh, quello l’hai letto. Alle quattro di mattina. Lo conferma la doppia spunta blu. E dall’altra parte lo sanno.
Chi ti ha scritto SA che tu alle quattro di mattina eri sveglio e hai letto il suo messaggio senza rispondere.
Questo apre i portoni della Paranoia più bieca, condita da Gelosia Incontrollabile e attacchi di Furia Omicida. Perché tu alle quattro di mattina, e ce lo conferma la spunta blu, eri sveglio, bastardo di un infingardo, zozzo d’un fedifrago, vigliacco, drogato, alcolizzato, c’ha la doppia vita c’ha, alle quattro lo legge eh, e mica risponde, chissà che stava facendo, come vederlo che era con tre battone lituane a tagliarsi la coca con la MIA carta di credito, e io che avevo pure messo da parte i risparmi per comprarci la lavastoviglie nella casa nuova e lui niente, legge e non risponde, meno male che c’è la doppia spunta blu sennò chissà quando venivo a saperle tutte ‘ste cose, chissà quanto ancora mi tiene nascosto, chissà chi è veramente.
Alle otto di mattina, rinvenendo con la sensazione di un Caterpillar sullo stomaco, rantoli verso il cellulare per spegnere la sveglia e trovi, nell’ordine, novecentoquarantasette uozzappate di richieste ansiogene crescenti fino all’acme dell’isteria (DOVECAZZOSEITIAMMAZZO e simili), ottantacinque chiamate perse, svariati, primitivi essemmeesse, otto mail, quindici messaggi su feisbuc, una querela, un fotomontaggio di tua madre crocifissa, la foto della tua macchina in un fosso, tre mandati di cattura e una menzione speciale da parte di Barbara d’Urso.
Meno male che c’è la doppia spunta blu.
Alessia R. Terrusi
