Prosegue il dibattito interno al Pd sulle prossime elezioni regionali e la candidatura di Enrico Rossi alla presidenza della Regione. Dopo il botta e risposta fra l’on. Paolo Fontanelli e i membri della direzione regionale Carmine Zappacosta e Antonio Mazzeo, a intervenire è il segretario provinciale Francesco Nocchi, che risponde dalle pagine del suo blog. Riportiamo di seguito il suo intervento.
Il 15 marzo su questo blog mi sono espresso, unico dirigente Pd in Toscana, contro l’ipotesi di una candidatura di Rossi alle elezioni europee. Erano i tempi in cui qualcuno della maggioranza renziana del partito regionale (e forse non solo) pensava di promuovere Rossi ad altro incarico liberando addirittura anticipatamente la presidenza della Regione, noncurante della necessità di portare a termine il programma di mandato e delle sue stesse dichiarazioni.
Allora non parlò nessuno e la mia uscita fu così eccezionale da essere ripresa (cosa che giustamente mi accade di rado) anche dalla stampa regionale. Non parlò nessuno, intenti come erano a costruire ipotesi fantasiose di nuovi assetti e nuove giunte.
Erano altri tempi, un’altra fase politica. Non c’era stato il via libera di Renzi alla ricandidatura di Rossi. Nel gruppo dirigente regionale ancora si valutavano ipotesi alternative, si guadagnava tempo, per posporre il più possibile la scelta e anzi si cercava di convincere Rossi a farsi da parte. È tutto scritto, tutto agli atti.
Colpisce lo zelo con cui si cerca (dopo aver alacremente lavorato per evitarlo) di accreditarsi la ricandidatura di Rossi e di mistificare le posizioni di chi ha posto, su questioni specifiche, dubbi o critiche in maniera pubblica e mai nelle segrete stanze. Credo che il Pd toscano debba a Rossi una valutazione di merito su quanto ha fatto e che non possa essere sufficiente una presa di posizione del nostro segretario nazionale Matteo Renzi.
Quindi ben venga l’assemblea regionale di dicembre. Sulla proposta di ricandidatura di Enrico Rossi non ho dubbi: voterò a favore, perché penso che il saldo di questi 5 anni di governo sia positivo e che si debba continuare.
Lo dico nonostante non abbia lesinato critiche su determinate questioni e abbia avanzato proposte alternative; che su alcune questioni continui a ritenere che non siano state fatte le scelte giuste e che ci siano fratture con il nostro territorio che vadano ricomposte. Per farlo occorrerà mettere in campo scelte nuove.
Io continuerò a comportarmi così, pensando in questo modo di rappresentare bene il mio partito (ed il mandato che mi ha dato rieleggendomi a larga maggioranza al congresso) e il nostro territorio. Cercando di essere coerente e chiaro. Come sempre.
Ps: a coloro che si sorprendono della mia partecipazione attiva e del mio sostegno a SinistraDem e alla iniziativa di Cuperlo vorrei ricordare che ho sostenuto Gianni fin dal congresso scorso, schierandomi senza timore in una battaglia persa in partenza. Quindi nessuna sorpresa e nessuna mossa pre elettorale. Chi mi ha eletto al congresso provinciale sapeva benissimo chi sono e che cosa penso. Non cambio idea per comodità o qualche tornaconto.
SinistraDem sta nascendo in tutta Italia, niente di paragonabile ad iniziative o a pseudo associazioni locali (formatesi mesi fa a Pisa), che più che altro, quelle sì, erano funzionali al riposizionamento di un pezzo del gruppo dirigente cittadino. Noi cerchiamo, come si evince facilmente dalle cose che ha detto Cristian Pardossi e che ho scritto anche io, di contribuire a tenere vivo nel Pd lo spazio per un pensiero di sinistra.
Questo non dovrebbe spaventare nessuno.
Anzi.
Francesco Nocchi