Dopo le proteste per denunciare le condizioni di insicurezza del cavalcavia di Sant’Ermete chiedere interventi, sulla vicenda interviene il Consiglio Territoriale di Partecipazione n. 3.
“Comprendiamo – scrive il presidente del CPT3 Marco Biondi -la preoccupazione ed il disagio che ogni giorno numerosi cittadini vivono per la insufficiente sicurezza del Cavalcavia di S.Ermete‐Porta Fiorentina, preoccupazioni che sono sempre state vive all’interno del CTP3 fin dall’inizio del mandato.
Tale problematica è stata infatti tra le prime e più urgenti ad essere discusse all’interno del Consiglio e, anche a seguito delle numerose segnalazioni dei cittadini, abbiamo ritenuto opportuno lavorare sul miglioramento della sicurezza stradale del Cavalcavia; le proteste confermano l’urgenza degli interventi e quanto il problema sia sentito dai cittadini”.
Il Consiglio Territoriale di Partecipazione, che da tempo ha votato un’ordine del giorno sostenuto anche dal CPT4, ha effettuato sopralluoghi e ha elaborato, spiega Biondi “formalizzato, una richiesta urgente di intervento da parte dell’Amministrazione Comunale, con la quale sono emerse oggettive difficoltà economiche per finanziare il progetto di superamento della struttura esistente con la realizzazione di un nuovo cavalcavia”.
“Durante la seduta del 23 settembre – ricorda il presidente Marco Biondi – presso la sede di Putigano furono fatte presenti ai cittadini le richieste già avanzate dal Consiglio Territoriale di Partecipazione e tese alla messa in opera di urgenti ed immediati provvedimenti
finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza per il transito dei pedoni e dei veicoli, in attesa di realizzare quelle opere necessarie a garantire un percorso ciclopedonabile sull’interno cavalcavia.
In particolare ad essere richieste furono azione immediate per il rispetto della velocità prescritta sul cavalcavia di 30 km/h e la realizzazione di interventi per garantire una maggiore sicurezza stradale del cavalcavia. Come ad esempio spiega Marco Biondi ” la realizzazione di un marciapiede anche da un solo lato della carreggiata, l’adeguamento della segnaletica e dell’illuminazione stradale e sistemi di rallentamento ad effetto ottico e/o acustico”.
“Per quanto legittimo sia il disagio dei cittadini – commenta – non possiamo però ritenere sufficienti le sole manifestazioni e forme di protesta di questi giorni; riteniamo invece più utile il coinvolgimento e coordinamento dei cittadini attraverso gli organi istituzionali di partecipazione.
Il lavoro e l’impegno del CTP, per molti temi ed anche per la risoluzione della questione cavalcavia è riscontrabile nei documenti ufficiali: un lavoro volontario, impegnativo e svolto in maniera trasparente ma lontana dalla luce di facili riflettori comunicativi e da azioni illegali, che non risolvono i problemi.
Invitiamo tutti i cittadini a contribuire, con le loro proposte e suggerimenti al miglioramento dei nostri territori; l’impegno del CTP3 è certamente confermato, cosi come lo è la richiesta al Comune di Pisa di intervenire urgentemente sul Cavalcavia e di tenere in considerazione le proposte ad esso già inoltrate nei mesi scorsi”.