Si aprono spiragli di chiarezza sul futuro dei Cantieri di Pisa, che nelle ultime settimane stanno vivendo momenti di grande apprensione e incertezza a causa dei rapporti ormai compromessi con il liquidatore del gruppo Baglietto, il ragioniere spezzino Federico Galantini, per il quale anche il consiglio comunale di Pisa ha chiesto la rimozione dall’incarico.
Dai microfoni di Punto Radio (qui il podcast) questa mattina è emerso che la Mv Yachting, società italiana che ha già manifestato interesse all’acquisto dei Cantieri, ha risposto positivamente all’istanza del tribunale di Spezia che impegna il liquidatore a valutare l’offerta già presentata, per poi procedere celermente alla chiusura dell’accordo.
Vincenzo Moccia, Ceo e presidente della Mv Yachting, intervistato da Massimo Marini, ha ribadito la volontà di arrivare ad una svolta entro dicembre per tornare a produrre nel 2015. Le parole di Moccia sono giunte dopo una lunga telefonata in diretta con Galantini, durante la quale il liquidatore ha ricostruito la sua versione di questi anni, fino ad affermare che i Cantieri sono “come la bella di Siviglia, tutti la vogliono ma nessuno la piglia”.
Un’affermazione che contrasta con quanto dichiarato da Moccia: “Noi non siamo mai usciti dalla partita, abbiamo speso decine di migliaia di euro per partecipare e non abbiamo mai mollato l’osso”. Il numero uno di Mv Yachting si è poi espresso sull’operato del liquidatore, aggiungendo: “Abbiamo buttato un altro anno di lavoro e con questo la possibilità di consegnare la barca ad uno dei nostri clienti nel 2015”, e ha poi ribadito la solidità della propria offerta: “Il nostro business plan è stato redatto in maniera seria, senza sparare numeri a caso o scopiazzando informazioni”.
“Sono stato tre anni a capo della struttura commerciale dei cantieri – ha proseguito Moccia – una realtà che conosco bene. L’unico giudizio che posso dare è che il nostro rapporto con la cooperativa dei lavoratori è ormai consolidato da tempo ed è il presupposto del funzionamento e del risultato finale, cioè il rilancio dei cantieri. Al liquidatore non deve interessare il rapporto societario fra Mv yachting e la cooperativa, ma la logica del piano industriale. Che non è solo data dalle garanzie bancarie, ma anche dalla fattibilità del piano stesso”.
“Noi abbiamo presentato un’offerta di 6,4 milioni di euro”, ha spiegato Moccia, “superiore a quella del gruppo franco-cinese che era di 6,2 milioni. Abbiamo depositato tre assegni circolari pari al 10% dell’offerta. I nostri competitor ne hanno consegnati 13: promettere di emettere garanzie bancarie è facile, altra cosa è capire se le offerte hanno una logica oppure no. Il cantiere è fermo da quattro anni, noi offriamo un investimento per farlo ripartire, e renderlo credibile agli occhi dei clienti”.
La Mv Yachting adesso ha qualche giorno di tempo – fino al 28 novembre – per formalizzare la richiesta, cosa che Moccia afferma di aver già fatto. Altrimenti si dovrà procedere ad una nuova gara. Anche il sindaco Marco Filippeschi è intervenuto nel corso del programma, valutando positivamente le novità emerse su Mv Yachting e aggiungendo che chiederà un intervento del governo per sbloccare la situazione: “Oggi sono a Roma e vedrò i nostri parlamentari per parlare di questa vicenda”, ha detto.