Entro il 31 maggio la firma del rogito per il passaggio alla Mondo Marine, che si è aggiudicata la gara con un offerta di 3,7 milioni di euro. Nel futuro dei Cantieri barche fino a 40 metri, innovazione tecnologica e di design
Dopo 4 anni di assemblea permanente e 5 dalla chiusura i Cantieri di Pisa si avviano verso la ripresa della produzione. Ad aggiudicarsi la gara che si è chiusa il 21 aprile come già annunciato la Mondo Marine spa con un offerta di 3,7 milioni di euro. L’azienda nautica di Savona incontrerà giovedì il sindacato nella sede della Cgil per definire i dettagli dell’operazione e il cronoprogramma per la rimessa in moto del cantiere.
Il 31 maggio scade la cassa in deroga per i lavoratori ed entro quella data, spiega Gianfranco Francese, segretario provinciale della Cgil, “ci sarà il rogito preliminare per la cessione del ramo di azienda di Pisa dalla Baglietto alla Mondo Marine. E da quella data i lavoratori saranno iscritti in forza all’azienda di Savona”.
Salvi dunque i posti dei 32 lavoratori rimasti (di 63 unità era l’organico iniziale) e gradualmente, dopo la rimessa in sicurezza del cantiere e la ripresa della produzione, spiega Francese “l’azienda ha manifestato la volontà di acquisire nuove professionalità”.
Già prima del 21 aprile in un incontro con la CGIL la Mondo Marine ha presentato il suo piano industriale che Francese ritiene “pur nella cautela e nella prudenza, molto realistico e fondato su uno sviluppo delle attività”. Se a Savona la Mondo Marine è specializzata nella produzione di mega yacht, dai 40 metri lunghezza in su, a Pisa si lavorerà su una gamma di modelli più performanti e tecnologici di dimensioni fino ai 40 metri.
“La volontà dell’azienda – spiega Francese – è di ammodernare i Cantieri, sia dal punto di vista delle linee di design che di quello tecnologico”. Nel piano industriale dell’azienda navale anche la produzione di navi a supporto delle piattaforme petrolifere: una delle ipotesi in campo è che la loro produzione avvenga ai Cantieri di Pisa.
“Questo risultato – commenta Gianfranco Francese – va ascritto alla tenacia e alla perseveranza dei lavoratori. E anche alla sensibilità del giudice delegato del Tribunale di La Spezia che dimezzando la base d’asta, rispetto a quella fissata in precedenza in modo irrealistico dal liquidatore Galantini, ha consentito che la vicenda potesse chiudersi positivamente. Una chiusura sul filo di lana dato che dal 1 giugno i lavoratori sarebbero precipitati nella mobilità”.
Insieme ai posti di lavoro ad essere salvo è un marchio storico, quello dei Cantieri di Pisa che compie 70 anni, una produzione e delle professionalità di eccellenza del territorio.
Sullo sfondo di un risultato che regala soddisfazione ai lavoratori e al sindacato resta la vicenda delle concessioni: “Una pagina penosa di questa città – dice Francese – Oggi però non ci sono più margini di ambiguità, e queste andranno assegnate, con una gara a evidenza pubblica, a chi svolge attività produttiva con un piano industriale”. E se la gara avrà bisogno di tempi tecnici è comunque “prevista la possibilità di un’assegnazione temporanea a Mondo Marine”.
Per una lunga vertenza che si chiude, ce n’è un’altra che si è appena aperta, quella dei lavoratori della Smith: una delegazione dei lavoratori dei Cantieri di Pisa si recherà nei prossimi giorni a Saline di Volterra per portare la loro solidarietà e per consegnare lo striscione che guidò il loro passaggio durante la Luminara del 2011 con la scritta “Il lavoro e chi lavora patrimonio dell’umanità”.