Trasformare l’insediamento commerciale-industriale di Navacchio in un distretto produttivo alimentato solo da energie rinnovabili: geotermia, solare termico, mini eolico e biomasse, con l’obiettivo di rendere il distretto produttivo completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Questa l’idea dell’amministrazione di Cascina, che ha chiesto aiuto al Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche, braccio operativo della Regione Toscana per lo sviluppo sostenibile.
Martedì 16 dicembre il sindaco Alessio Antonelli e Piero Ceccarelli, amministratore unico di Cosvig, hanno firmato un accordo di collaborazione che prevede innanzitutto la realizzazione di uno studio di fattibilità. “L’obiettivo è un distretto capace di produrre in loco tutta l’energia di cui ha bisogno – spiega Giorgio Catelani, assessore all’ambiente di Cascina – con un consistente risparmio sui costi da parte delle aziende”.
Dal punto di vista tecnico l’idea è quella dello sviluppo di un prototipo di telecondizionamento multifonte, alimentato da solare termico, da un impianto a biomasse e da pompe di calore geotermiche. Dove prendere questa energia? Nel progetto si citano una discarica in fase di dismissione la cui fascia di rispetto può essere utilizzata per ospitare un impianto solare a concentrazione, due falde acquifere a profondità comprese tra i 40 e di 150 metri con temperature di 17-22 gradi che potrebbero esser utilizzate per ricavare energia geotermica e le superfici degli ampi parcheggi a servizio dei centri vendita e i tetti degli immobili commerciali possono ospitare impianti solari fotovoltaici. “Tutta la piana di Pisa si presta ad essere sfruttata dal punto di vista geotermico – spiega Loredana Torsello del Cosvig – e sono già in corso studi che cercano di stabilire quanto fabbisogno energetico può essere soddisfatto con il calore del sottosuolo”.
Rispetto ai finanziamenti necessari, entro il giugno 2015 il Comune di Cascina parteciperà al bando europeo Horizon 2020, che finanzia le tecnologie di teleriscaldamento e telecondizionamento e chiederà fondi per un progetto che varia dagli 1,5 ai 2 milioni di euro. Nel marzo 2015 poi l’amministrazione cascinese parteciperà ai bandi della Regione Toscana che finanziano l’efficientamento energetico degli immobili e dei processi produttivi delle imprese.
“Si tratta di una azione che rientra nel Piano d’azione per le energie rinnovabili – spiega Alessio Antonelli, sindaco di Cascina – che l’Unione europea ha approvato di recente e al quale abbiamo accompagnato, nelle previsioni della variante al regolamento urbanistico, la realizzazione di un parco energetico di 5 ettari nel distretto di Navacchio, destinato ad accogliere attrezzature per fonti di energia rinnovabile. Questo parco rende Cascina il primo comune ad avere regolato la gestione urbanistica dell’implementazione di energia geotermica in modo strutturato”.