Bandiere a mezz’asta sul balcone di Palazzo di Gambacorti, in segno di lutto e cordoglio per l’attacco che ha colpito il settimanale satirico parigino Charlie Hebdo in cui hanno perso la vita 12 persone:
Frédéric Boisseau, custode
Franck Brinsolaro, agente di sicurezza
Jean Cabut, noto come Cabu, disegnatore
Elsa Cayat, psicanalista
Stéphane Charbonnier, noto come Charb, disegnatore
Philippe Honoré, disegnatore
Bernard Maris, economista
Ahmed Meradet, agente di polizia
Mustapha Ourrad, correttore di bozze
Michel Renaud, ex capo di gabinetto del sindaco di Clermont-Ferrand e fondatore del Carnet de voyage
Bernard Verlhac, noto come Tignous, disegnatore
Georges Wolinski, disegnatore
Un segno di solidarietà con il lutto francese e per ribadire che “Pisa è contro gli assassini, contro il fanatismo e l’intolleranza, per la libertà e l’impegno a unire le forze contro la violenza jihadista”, come ha detto il sindaco Marco Filippeschi.
Oggi all’inizio della seduta del Consiglio Comunale ci sarà anche un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime.
Ieri ad espirmere cordoglio è stato il Centro Culturale Islamico di Pisa, che sulla propria pagina Facebook ha scritto:
“Da poco abbiamo appreso la dolorosa notizia dell’atto criminale contro la redazione del noto giornale satirico “Charlie Hebdo” a Parigi, atto che condanniamo senza se e senza ma.
Non abbiamo nessun bisogno di dissociarci, perché qualsiasi forma di violenza contro civili innocenti è estranea alla nostra religione e alla nostra etica e pratica civile, tuttavia esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, così come la nostra rabbia nei confronti di chiunque abbia pianificato e messo in atto questo sanguinoso gesto a dir poco bestiale.
Speriamo che i molti milioni di musulmani di Francia e d’Europa non subiscano l’ennesima ingiusta criminalizzazione e che quanto prima venga fatta piena luce su questa drammatica vicenda”.