Un foglio ancora bianco
si riga di rosso colore,
all’uomo steso su un fianco
si avvicina il suo uccisore.
Con il fucile prendo bene la mira
e gli sparo un proiettile al petto,
lo faccio in nome di un dio
che è anche suo e non solo mio.
La guerra in paesi lontani
porta i suoi morti vicino
siano cristiani o musulmani,
non può esser disegno divino.
I proiettili uccidono gli uomini,
ma anche l’integrazione
per mano di un fanatismo
che non ha patria, né religione.
Ma ci sarà ancora chi
con in mano una matita
darà forma e colori
alla parola vita.
Frama
Pisa 19 dicembre 2014
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