A trenta mesi dalla riapertura, a un anno dalla costituzione in associazione, il Teatro Rossi Aperto convoca l’assemlea dei soci domenica 18 gennaio. Un’occasione per discutere del lavoro e delle attività realizzate e per condividere e discutere progetti e iniziative futuri.
Trenta mesi fa si riparivano le porte del Teatro Rossi Aperto. Un anno fa il Teatro Rossi Aperto si costituiva in associazione di promozione sociale, iniziando la campagna di tesseramento che ha portato a stringersi introno al Rossi 605 soci.
Nata per superare lo status di “occupanti” e costituire un soggetto formalmente riconosciuto in modo da poter dialogare con maggiore forza con le istituzioni, Soprintendenza in primis, l’associazione Teatro Rossi Aperto voleva, e vuole essere, “garante” del fututo del teatro e di una ripaertura il più possibile partecipata.
Oggi l’interlocuzione con le istituzioni “resta ancora tutta da cotruire”. Se qualcosa sembrava potesse muoversi durante la direzione dell’architetto Stolfi (la cui presenza a Pisa si sapeva però essere temporanea), la nomina della Soprintendente Paola Raffaella David ha segnato una battuta d’arresto nell’interlocuzione.
Ad oltre un anno dalla costituzione dell’associazione, che avrebbe dovuto rendere praticabile questa interlocuzione con le istituzioni, è arrivato il momento dell’Assemblea dei Soci: l’appuntamento è per domenica 18 gennaio alle ore 18, al Teatro Rossi.
Un’occasione, spiegano, per discutere del lavoro e delle attività che si sono realizzate nell’ultimo anno e per condividere e discutere progetti e iniziative presenti e future”.
Lettura del bilancio;
Elezione del presidente e del direttivo;
Bilancio culturale 2014;
Presentazione delle attività per il 2015;
Varie ed eventuali.
