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VideoteQue Encounters at the End of the World

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Questa domenica VideoteQue ci propone un documentario di Werner Herzog, che ci porta in uno dei posti più freddi del nostro pianeta: l’Antartide


Non so come siete messi con Werner Herzog, io lo amo incondizionatamente anche quando fa film brutti (tipo L’Alba della Libertà, imbarazzante e nonostante Christian Bale). Una caratteristica in particolare mi fa impazzire del regista tedesco che però si può apprezzare solo nei suoi documentari e se si guardano in lingua originale (molti sono in inglese): il suo modo di raccontare e il suo spiccato accento tedesco. Non sono l’unica. In rete si trovano varie imitazioni.

È quindi proprio un documentario di Werner Herzog che propongo per questo poco freddo gennaio; e se il freddo vi manca con Encounters at the End of the World (Incontri alla fine del mondo) si va in uno dei posti più freddi che si possano visitare: l’Antartide.

Chi conosce Werner Herzog è pienamente cosciente della sua attrazione per le manifestazioni tendenti all’estremo della natura che ci circonda. Ci sono stati documentari come La Soufrière che raccontava l’imminente eruzione di un vulcano in Guadalupa. Herzog avendo saputo che un contadino nonostante il pericolo si rifiutava di evacquare la zona, decide di andare a raccontare la sua storia portandosi dietro due collaboratori, rischiando così la propria e la loro vita. Poi, per fortuna, l’imminente eruzione non c’è stata. Ma non solo nei documentari troviamo questo suo particolare rapporto con la natura; in molti dei suoi film più famosi, come Fitzcarraldo, Aguirre furore di Dio, la lotta tra uomo e natura è preponderante.
Ma veniamo a Encounters at the End of the World. E’ del 2007 e durante la sua permanenza in Antartide Herzog incontra e racconta la varia umanità che vive in quel freddo e ghiaccio estremo. Racconta anche di un pinguino nonostante proprio all’inizio del film dichiari in quel suo inconfondibile accento tedesco che questo non è un film sui simpatici pinguini. La maggior parte delle persone intervistate sono scienziati, ci sono vulcanologi, biologi marini (impressionanti le immagini subacquee), zoologi, fisici; ma ci sono anche non scienzati (stavo per scrivere gente comune, ma l’aggettivo non si addice loro per niente) che per un motivo o per l’altro sono finiti al Polo Sud; e ci sono anche concertini sui tetti.
Insomma un documentario fuori dal comune, ma da Herzog non ci si potrebbe aspettare diversamente. La tag-line del film è Off the map things get strange.

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Pubblicato il: 18 gennaio 2015

Argomenti: Cinema, Quaderni, Videoteque

Visto da: 777 persone

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