Le indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere riguardano 132 appalti. Secondo l’accusa, si sarebbe impropriamente evitato le gare e affidati i lavori a ditte “amiche”
Sei persone indagate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta sulla concessione di 132 appalti urgenti, molti dei quali alla Reggia di Caserta. Fra gli indagati ci sarebbe, secondo quanto diffusa dall’Ansa, l’attuale soprintendente di Pisa Paola Raffaella David, già soprintendente di Caserta e Benevento, i funzionari tuttora in servizio alla Reggia Marco Mazzarella, Andrea Corvino e Giuseppe Graziano, e l’attuale sovrintendente dei beni architettonici e paesaggistici per le province di Brindisi, Lecce e Taranto Francesco Canestrini.
L’inchiesta riguarda la concessione di 132 appalti assegnati in “somma urgenza”, molti dei quali relativi alla Reggia di Caserta, per diversi milioni di euro a ditte che gli inquirenti ritengono “amiche”. Un ricorso, quello alla somma urgenza, che secondo i pubblici ministeri consentiva di evitare le gare di appalto: appalti milionari che secondo i magistrati la Sovrintendenza di Caserta e Benevento avrebbe concesso tra il 2010 e il 2013, e che riguarderebbero anche altri monumenti oltre alla Reggia
I pm che si occupano dell’inchiesta, Domenico Musto e Gennaro Damiano della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno notificato in questi giorni l’avviso di conclusione dell’indagine per i reati di turbativa d’asta, falsità materiale e ideologica, e per quella di furto, che però interessa solo un operaio.