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Dipendenti della Provincia dal Prefetto: “Lo Stato faccia la sua parte”

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Alle 16 iniziative in tutta Italia dei lavoratori degli enti provinciali in vista del riordino dettato dalla legge Del Rio. In Toscana presidio davanti alle Prefetture, i sindacati consegnano un documento al Prefetto e chiedono garanzie sul futuro dei dipendenti

Nel giorno in cui era stata fissata la riunione dell’Osservatorio nazionale Stato-Regioni per discutere sull’attuazione della legge Del Rio – poi spostata al 27 gennaio – le RSU delle Province toscane in coordinamento scendono in piazza anche a Pisa. L’appuntamento è alle 16 di giovedì 22 di fronte alla Prefettura per chiedere “continuità dei servizi ai cittadini”, per manifestare “la necessità di adottare soluzioni rapide e praticabili e per garantire servizi e livelli occupazionali”.
I sindacati fanno sapere che valutano positivamente la proposta di legge sul riordino delle funzioni delle Province, approvata lunedì 19 dalla Giunta regionale toscana, questo nonostante i “fortissimi limiti applicativi a causa della Legge di Stabilità 2015 – si legge in una nota – che ha ridotto le risorse finanziarie necessarie ad assicurare l’effettivo passaggio di funzioni e di personale provinciale alle altre amministrazioni pubbliche”.
“È per questo che stiamo continuando e continueremo la nostra lotta su tutto il territorio e ad ogni livello possibile – prosegue il comunicato delle RSU – ed è per questo che chiediamo al Governo, anche attraverso un documento condiviso fra tutte le RSU delle Province Toscane che consegneremo ai Prefetti in occasione del presidio, una serie di interventi atti a garantire l’effettiva erogazione dei servizi e la necessaria, conseguente, tutela del posto di lavoro di coloro che, fra mille difficoltà, quei servizi li stanno erogando”.
Tra le richieste esplicitate nel documento “la costituzione di un apposito fondo a garanzia della copertura finanziaria per il periodo necessario alla definizione delle procedure di trasferimento del personale determinato in base al costo del personale con qualifica e profilo professionale, l’eliminazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità per l’anno 2014 per le Province, il rinvio del taglio della dotazione organica e della dichiarazione di soprannumero, un confronto sulla definizione del sovrannumero e quindi gli eventuali ulteriori processi di mobilità che sia successivo al riordino delle funzioni, lo scorporo della spesa per il personale dei centri dell’impiego e della Polizia provinciale da quella soggetta al taglio previsto dalla legge di stabilità, un adeguato finanziamento alle agenzie per il lavoro e la formazione in grado di coprire i costi del personale e la stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato, la delega a livello regionale della materia del mercato del lavoro, l’esclusione dal patto di stabilità, a partire dal 2015, delle somme impegnate quale restituzione allo Stato a seguito dei tagli, la salvaguardia dei posti di lavori dei soggetti più deboli (precari e in house), l’effettivo finanziamento da parte dello Stato dei costi dei servizi svolti per suo conto da parte delle Province e Città Metropolitana fino alla definitiva attribuzione agli enti subentranti, la costituzione di una cabina di regia politica e sindacale che consenta di fare accordi con tutte le istituzioni pubbliche perché a livello periferico possano ricevere personale in mobilità, visto in particolare il bando 1031 mobilità del Ministero di Giustizia appena uscito”.
“Chiederemo, inoltre – conclude il comunicato dei sindacati – che il Prefetto si faccia carico di trasmettere il documento condiviso da tutte le RSU delle province Toscane alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di attivarsi anche a livello territoriale per far si che tutte le istituzioni pubbliche a livello periferico si muovano nella stessa direzione”.

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Pubblicato il: 22 gennaio 2015

Argomenti: Cronaca, Pisa

Visto da: 955 persone

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