Quattro volanti e un’unità cinofila alla ricerca della pistola comparsa nelle foto finite sul Dropbox di un giovane pisano, vittima di un furto di tablet. Ma nel campo non è stata trovata refurtiva
Una perquisizione dei Carabinieri questa mattina al campo rom di Coltano, con quattro volanti e un’unità cinofila per la ricerca di armi; il tutto per cercare il responsabile del furto, avvenuto a Riglione ai primi di dicembre, ai danni di un giovane pisano.
Il furto, ricordiamo, riguardava alcuni oggetti elettronici tra cui un iPad. Qualche giorno dopo l’episodio la vittima del furto ha iniziato a veder comparire sul proprio Dropbox una serie di foto a lui totalmente estranee, con mazzette di soldi, una pistola, gioielli, smartphone e tablet, e si è quindi rivolto nuovamente ai Carabinieri per mostrare loro quanto stava accadendo e riformulare così la denuncia.
In una delle immagini si vedeva in sottofondo il profilo delle casette di Coltano, ed è lì appunto che i Carabinieri si sono diretti questa mattina. Ad essere perquisiti un container e un camper, dove è stato trovato un uomo di nazionalità marocchina che ha lì la residenza e il cui volto compare appunto in numerose foto.
Purtroppo non sono stati rinvenuti né il tablet né la pistola, elemento che più di ogni altro ha destato la preoccupazione e l’allarme delle forze dell’ordine, e non è stato quindi possibile procedere al fermo del giovane.
Quanto alle foto, dalla perquisizione e dalle indagini dei Carabinieri è emerso che molte di queste erano state scattate precedentemente al furto, si tratterebbe infatti di immagini scattate nell’estate scorsa e conservate in una scheda che è stata inserita in un secondo momento nel tablet rubato. Da lì il caricamento automatico sul Dropbox del legittimo proprietario.