Un inesauribile ventaglio di iniziative, che spaziano oltre i confini della scienza per arrivare all’arte moderna. Ecco il ricco programma di mostre e conferenze
Dopo aver festeggiato nel 2014 un numero di ingressi record – oltre 50.000 – il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, con sede alla Certosa di Calci, chiude il mese di gennaio con quasi 4.000 biglietti staccati: cifra anche questa mai vista nel periodo invernale.
Il merito va all’inesauribile ventaglio di iniziative, che spaziano oltre i confini della scienza per arrivare all’arte moderna. Fino al 31 del mese era in mostra un ciclo di opere del maestro Girolamo Ciulla, ispirato alle collezioni del Museo. E sempre a gennaio data l’inaugurazione del nuovo manifesto-simbolo del Museo, acquaforte onirica e suggestiva del maestro Paolo Ciampini che ora campeggia in biglietteria.
Più visitatori, e anche più coinvolti, come nel caso del concorso fotografico “Scatta il
museo”. La prima edizione si è conclusa il 30 settembre con 232 foto partecipanti, e i primi 30 scatti classificati rimarranno esposti in biglietteria fino al 22 febbraio.
Inoltre, non dimentico della sua prima vocazione, il Museo ha ospitato e si prepara a ospitare nel 2015 una ricchissima serie di esposizioni di scienze naturali: risultato quanto mai felice del matrimonio tra le più moderne scoperte dei ricercatori e le più avveniristiche, quasi pionieristiche, tecniche di esposizione museale e di coinvolgimento del pubblico. Obiettivo: massima diffusione del sapere, e massimo divertimento.
Prima fra tutte, ricordiamo la mostra “Squali, predatori perfetti”: ancora visibile fino al 1° marzo, ospita oltre trenta specie di squali in ricostruzioni di squali a grandezza naturale o conservati sotto liquido, offre pannelli tattili e modelli mobili per avvincere i più piccoli e addirittura una gabbia anti-squalo, dove farsi una foto in compagnia del temibile predatore.
Ne parlerà anche Primo Micarelli, il 27 febbraio alle 16:30 nell’aula Aula Magna dell’ex Facoltà di Scienze, con il suo intervento su “Attività del Centro Studi Squali di Massa Marittima, il caso del grande squalo bianco”.
Sempre fino al 1° marzo vi aspetta “Vulcani, fascino e minaccia”, mostra fotografica dedicata alle opere scattate dagli scienziati presenti in prima persona nei luoghi delle eruzioni: attraverso i loro occhi è possibile assistere a uno degli spettacoli più terrificanti e insieme più magnifici della
potenza della natura.
Dopo l’incanto di questi giganti, dal 21 marzo arriva “Predatori del microcosmo”, una mostra dedicata alle creature più spaventose che vi sia mai capitato di osservare attraverso una lente d’ingrandimento.
Ancora di storia dell’arte, ma anche di matematica e proporzioni, parlerà Pietro Armienti il 13 febbraio nella sua conferenza: “Le radici del pensiero scientifico moderno: un abaco di Fibonacci sulla facciata della chiesa di San Nicola di Pisa”.
Per il 2015 infine, il Museo si è fatto promotore del ciclo di conferenze “La natura e i suoi elementi”, una serie di cinque incontri destinati al più vasto pubblico, nel corso dei quali i
ricercatori esporranno, in un linguaggio accessibile, l’avvincente quadro del mondo che ci circonda.
Il primo intervento, dedicato all’Aria, ha avuto per relatore Dimitri Giunchi, che ha parlato delle ultime incredibili scoperte nell’ambito della migrazione degli uccelli; a seguire, interverranno Roberto Santacroce, che parlerà del Fuoco nel duecentesimo anniversario dell’eruzione di Tambora; Roberto Barbuti, che a proposito dell’Acqua illustrerà i risvolti positivi delle mutazioni cosiddette “deleterie” delle rane verdi; Alessandro Canci, che a proposito della Terra tornerà sul tema degli uccelli affrontandolo attraverso i reperti e la storia dell’arte; e, a chiudere, Guglielmo Pepe, della National Geographic Society.
Altro ciclo di conferenze, dal titolo “Tra principi e monaci; paleontologia e storia” prenderà il via a marzo e proseguirà per tutta la primavera. Relatori saranno Gino Fornaciari, che tratterà di Giovanni dalle bande nere; Valentia Giuffrà, che parlerà delle malattie dei bambini dei Medici; Simona Minozzi, che parlerà dal punto di vista bioarcheologico della famiglia lucchese Guinigi e di Ilaria del Carretto; e infine Antonio Fornaciari, che tratterà dello scavo bioarcheologico della
Badia Pozzaveri (Altopascio).
Per il 28 febbraio è prevista l’inaugurazione del nuovo settore espositivo “La terra tra mito e scienza”, alla scoperta del legame vitale e della fondamentale differenza che lega le due interpretazioni che, nel corso della storia, l’uomo ha dato della realtà: punto di partenza sarà l’Arca di Noè, che, sì, è una vera e propria nave, nella cui stiva sono conservati reperti naturalistici destinati alla visione di scolaresche e visitatori.
Il 28 marzo, poi, apre la nuova Galleria dei Minerali, con nuovi reperti, nuovi pannelli e nuovi microscopi.