Era dal 1975 che un Ministro dei Beni Culturali non visitava il complesso monumentale. Dario Franceschini ha riconosciuto l’urgenza di reperire risorse. Ma di tempi ancora non si parla
“Un luogo di straordinaria bellezza che ha bisogno di ulteriori risorse da destinare alle zone che hanno problemi di tenuta”. Così il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che questo pomeriggio ha visitato la Certosa di Calci.
“Troveremo le risorse necessarie” promette il Ministro al termine della visita del complesso monumentale, ma sui tempi non si pronuncia.
“Questo luogo ha grandi potenzialità di attrazione culturale, e dunque di sviluppo turistico, tanto che potrebbe diventare progetto nazionale, da inserire in quegli interventi volti a implementare le potenzialità di un luogo che ospita un sito di rilevanza”.
Ad accompagnare il ministro Franceschini il sindaco Massimiliano Ghimenti, artefice dell’invito, l’onorevole Paolo Fontanelli, il soprintendente Andrea Muzzi e Stefano Casciu, direttore del neonato polo museale toscano. A fare da cicerone la direttrice del Museo Monumentale Severina Russo, che nel guidare il Ministro ha messo in evidenza splendori e ferite, come quella che si è aperta nel giorno della visita della sottosegretaria Ilaria Borletti Buitoni. “Speriamo che i danni non siano proporzionali alla carica che si presentano” ha scherzato Franceschini. La Russo ha poi ricordato la necessità urgente di intervenire sulle coperture: fra i 7 e gli 8 milioni di euro le risorse necessarie, che tolti i fondi già stanziati fanno circa 6 – 7 milioni da reperire. Proprio quelli a cui si è riferito il Ministro affermando che è necessario capire come poter reperire i milioni mancanti.
Fra le problematicità messe in evidenza dalla direttrice anche quelle del personale: il museo conta infatti solo 10 addetti, ma all’orizzonte non si prefigura nessun concorso per immettere nuove forze, qui come altrove. “Le regole in vigore della pubblica amministrazione – ha detto il ministro Franceschini – non consentono assunzioni. Oltretutto la priorità indicata è quella di procedere a riassorbire i dipendenti delle province”.
Nonostante con ogni probabilità nessuna risorsa aggiuntiva arriverà in tempi brevi, è certo “un buon segno – ha commentato Severina Russo – la visita del Ministro Franceschini, dopo che a lungo nessun Ministro dei Beni Culturali era più venuto in Certosa”. L’ultimo titolare del dicastero a far visita al complesso fu Giovanni Spadolini, era il 1975.
La protesta
Ad attendere Franceschini all’ingresso della Certosa i bancarellai di Pisa, che hanno illustrato la loro situazione facendo riferimento al decreto Art Bonus che gli impedirebbe di rientrare in piazza dei Miracoli.
“Il decreto – ha affermato Franceschini – introduce la possibilità di ritirare le concessioni di suolo pubblico ai comuni in accordo con le soprintendenze. Ma la competenza e la decisione è delle amministrazioni, non del Ministero”.