Dal 6 al 15 febbraio tra la Stazione Leopolda e lo spazio Sopra le Logge un appuntamento per riflettere sul ruolo degli architetti nella società contemporanea, per una cultura della bellezza e del rispetto

Mettere la figura dell’architetto al centro della società civile, in quanto soggetto determinante chiamato a dare un contributo fondamentale per la qualità della vita delle persone.

Questo l’obbiettivo del nuovo progetto dell’associazione culturale LP laboratorio permanente per la città, che organizza MAP 2015: due mostre e incontri per mettere al centro della riflessione sul futuro l’architettura.

MAP 2015 sarà alla Stazione Leopolda e allo spazio Sopra le Logge dal 6 e al 15 febbraio per permettere ad ogni architetto della provincia di Pisa di rappresentare i propri progetti, idee e filosofie.

“MAP – spiegano gli organizzatori – è un seme che gli Architetti mettono a dimora nella città di Pisa. Nasce come un forte segnale di fiducia nel futuro, proponendo una visione positiva basata sul presupposto che esporre le proprie idee contribuisca ad una maggiore sensibilizzazione
verso le istituzioni ed i cittadini”.

Ecco che con “Architetti Pisani – tela simbolica 100×100” ogni architetto ha la possibilità di esporre le proprie idee in una tavola 100×100, posta su un cavalletto da artista. Ad accompagnarle 12 scatti per tre fotografi dell’Associazione Culturale Imago, che ritraggono gli stilemi pisani e le architetture dimenticate nella nostra città, magari anche luoghi molto noti ma non utilizzati per la loro reale potenzialità.

A queste si aggiunge il concorso di design “Massimo Scolaro” – Oggetti di arredo urbano intitolato alla memoria dell’architetto Massimo Scolaro, dal tema “un oggetto significativo di design urbano”.

Negli spazi Sopra le Logge in mostra “Progetti – gli Spazi Pubblici e di uso pubblico”, che vuole far conoscere al pubblico i lavori realizzati e progettati dagli architetti della provincia di Pisa, sia per luoghi privati che pubblici,  sul tema della qualità della vita negli spazi
pubblici.

Principio che lega le due esposizioni è appunto la volontà di coinvolgere la città ed i cittadini, con un sistema composto da due padiglioni legati concettualmente da un FilodiArianna, simbolo di unione tra il mondo dell’Architettura esposta (Stazione Leopolda) ed i progetti inerenti lo Spazio Pubblico (Sopra le Logge).

“Vogliamo risvegliare nella cittadinanza – spiegano ancora i promotori – il concetto di appartenenza e la consapevolezza che la città è di tutti, così come le strade, gli arredi, i monumenti, i prospetti dei palazzi e tutto questo crea identità, rispetto e fiducia nel futuro”.

A collegare “materialmente” i due spazi una performance: l’Associazione LP ed artisti lasceranno un segno-memoria sulla pavimentazione da Piazza XX Settembre alla Leopolda, “esprimendo con parole, idiomi e immagini, la necessità di vivere in un contesto urbano a dimensione umana, dove bello e rispetto facciano parte del vivere quotidiano.