Home » Quaderni, Videoteque » Cristo si è fermato a Eboli
Un film lento, come lento è lo scorrere del tempo lontano dal mondo
Abbiamo cominciato questa carrellata di film di Francesco Rosi con un Levi e la chiudiamo con un altro. Cristo si è fermato a Eboli è tratto dal famosissimo libro di Carlo Levi e il protagonista è Gian Maria Volontè, a cui VideoteQue dedicherà questo mese di marzo. È un film del 1979 ed è girato in alcuni paesi della Basilicata tra cui Aliano dove Carlo Levi effettivamente fu confinato e di cui racconta la vita nel suo romanzo. Ancora una volta troviamo un Rosi che mette sullo stesso piano questione sociale ed estetica delle immagini, l’una anzi da forza all’altra. I contadini poveri, pieni di superstizioni, sporchi, rassegnati, ritratti anche nei quadri di Carlo Levi pittore si rispecchiano nelle immagini dei campi brulli, del panorama ostico, dei vicoli contorti, dei paesini arroccati.
Il film è lento perché lento è lo scorrere del tempo laggiù lontano dal mondo, è fatto soprattutto di immagini, di silenzi, di passeggiate; di poche parole scambiate con i contadini e di qualcuna in più con la donna che gli fa le pulizie in casa (Irene Papas) e col podestà fascista (Paolo Bonacelli).Arriva forte e commuove il legame che si crea tra Carlo Levi, l’uomo del nord e della città (Torino), e gli abitanti del minuscolo paesino arroccato. L’interpretazione di Gian Maria Volontè è perfetta.
Non ho letto il libro, e ora corro a farlo.