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Cristina Conti si candida per le regionali. Entra nel vivo la corsa nel PD

conti

Dal 9 al 18 marzo la raccolta firme dei candidati al consiglio regionale. L’annuncio di Conti, il cui nome arriva dopo quelli di Mazzeo, Ferrucci e Nocchi, è stato dato sabato scorso alla direzione provinciale del PD


Cristina Conti annuncia la sua candidatura a Consigliere Regionale del PD nel collegio di Pisa. 52 anni, imprenditrice pisana, figlia del compianto Ermanno Conti, una delle figure più significative della sinistra pisana negli anni ’80 e ’90, ha annunciato sabato scorso alla Direzione provinciale del PD, la sua intenzione di candidarsi per il Consiglio Regionale alle prossime elezioni.

Il nome di Conti va quindi ad affiancarsi a quello di Antonio Mazzeo, il candidato di area renziana che ha annunciato lo scorso sabato l’avvio della raccolta firme, a quella del segretario provinciale Francesco Nocchi, bersaniano di ferro, a quella del consigliere uscente Ivan Ferrucci e dell’ex presidente della provincia Andrea Pieroni.

La parola sinistra in una declinazione moderna fondata su valori antichi e sempre validi, deve trovare ancora posto nel nostro lessico

Cristina Conti, da sempre vicina all’area civatiana, si candida dopo mesi di sollecitazioni trasversali di molti esponenti del PD pisano come Stefano Fabbri, Barbara Guerrazzi, Mina Canarini, Samuele Agostini e Valentina Ricotta.

Una candidatura comunicata alla Direzione provinciale del partito, dove Conti ha elencato i temi principali della sua azione politica, a partire dai temi ambientali e della tutela del paesaggio e del territorio, anche alla luce del dibattito apertosi intorno alle proposte di emendamento alla Legge Marson.

Una candidatura che si colloca inoltre sul versante dei diritti civili, testamento biologico ed eutanasia, diritti soggettivi e sociali, i temi della diversità. Gli argomenti, sostiene Conti, “su cui la Toscana laica e colta deve fare ancora una volta da apripista e dare soluzioni a criticità e richieste sempre più complesse nel rispetto dei valori della costituzione e dei diritti dell’uomo”.

Altro tema centrale per Conti è quello della sanità, “che deve rimanere pubblica: solo così sarà sempre possibile garantire un’adeguata ed uguale assistenza sanitaria ad ogni singolo cittadino”. Su queste basi anche un approccio critico alla legge di riforma sanitaria: “L’accentramento direzionale potrà garantire, così com’è adesso, quel supporto organizzativo e clinico professionale per il personale che si confronta tutti giorni con pazienti e utenza tenendo conto delle peculiarità di ogni singolo territorio?”

L’elettorato cui guarda non è solo quello del PD e dei suoi simpatizzanti, ma anche quello degli “sfiduciati”, coloro che dice Conti, “faticano a riconoscersi”, ed hanno “scelto la strada dell’astensionismo e del non voto”. “La parola sinistra – afferma – in una declinazione moderna fondata su valori antichi e sempre validi, deve trovare ancora posto nel nostro lessico, nella nostra cultura”.

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Pubblicato il: 10 marzo 2015

Argomenti: Pisa, Politica

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