Il presidente di Ctt Nord Andrea Zavanella commenta l’episodio dell’autobus che ha preso fuoco sulla Toscoromangnola, e bacchetta la Regione per come sta gestendo la gara per il gestore unico

Ieri la commissione controllo e garanzia del Comune di Pisa si è riunita d’urgenza per discutere dell’episodio, per fortuna senza conseguenze, di incendio su un autobus di Ctt nord. Assente al tavolo, per mancata convocazione, la stessa azienda di trasporto pubblico, che abbiamo quindi contattato.

Presidente Zavanella, se fosse stato invitato cosa avrebbe detto?

Avrei innanzitutto invitato la commissione alla presentazione che ci sarà venerdì 13 a Ospedaletto dei nuovi 45 autobus. Ne arriveranno complessivamente 98, che andranno a servire tutta la zona di Ctt nord – Pisa, Lucca, Massa e Carrara. L’età media dei nostri mezzi è di 13 anni, la media europea è di 7: un intervento di rinnovo è indispensabile, ed è in parte finanziato anche con un investimento proprio dell’azienda. Questi nuovi autobus infatti rientrano in un’operazione da 30 milioni di euro, finanziati al 50% dalla Regione, ma il resto lo abbiamo messo noi. Siamo arrivati all’invecchiamento eccessivo degli autobus ed erano 5 anni che dagli enti locali non arrivavano cofinanziamenti.

Confidiamo anche nel rinnovamento che ci sarà con la gara, che prevede ulteriori e significativi rinnovi del parco, altri 400 mezzi circa, per uno svecchiamento sostanziale del parco. I nostri dipendenti sono costretti a viaggiare su mezzi revisionati ma vecchi. E tengo a dire che ho fatto le mie congratulazioni personali all’autista che ha dovuto fronteggiare l’incendio di ieri, ha avuto sangue freddo e ha provato a spegnere lui stesso l’incendio prima dell’intervento dei vigili del fuoco. Riceverà un encomio aziendale, perché vogliamo far passare il messaggio che se un dipendente è costretto a lavorare in condizioni difficili, l’azienda lo riconosce e non lo sottovaluta.

A che punto è la gara?

Sappiamo che dovrebbe uscire un decreto della Regione con un ulteriore rinvio del termine per la presentazione delle offerte, che era stato fissato al 2 aprile.

Ricorsi permettendo, giusto? Perché il consorzio Mobit, di cui Ctt nord fa parte, ha presentato ricorso al Tar contro il bando di gara?

Non per bloccarlo, liberiamo subito il campo da equivoci. Ma per modificarlo, e in meglio. Alcuni elementi a nostro avviso inibivano la partecipazione di Mobit, ed abbiamo anche presentato 17 osservazioni al capitolato tecnico del bando, che rendevano difficile l’impatto di un’eventuale offerta di gara. In questo senso respingiamo nettamente chi sostiene che le aziende vogliano bloccare la gara: noi partiamo da una situazione in cui le ex municipalizzate, ora aziende miste, devono perseguire il bene aziendale. E se un bando è redatto in modo non favorevole, è doveroso per l’azienda impugnarlo. Invece la Regione reagisce diversamente e considera questo atto una lesa maestà.

L’intenzione comunque è quella di procedere con la gara?

Certo, per noi la strada è quella. Alcune cose del bando sono state corrette dal ricorso, altre potrebbero essere migliorate. Aspettiamo inoltre di conoscere le motivazioni del Tar che ha considerato inammissibile il nostro ricorso, suddiviso in 17 punti, senza aver ancora reso note le motivazioni. In ogni caso, non siamo noi il problema della gara. Noi a questo punto speriamo in un bando migliorato e che la gara si faccia: stiamo alla finestra e ci prepariamo a presentare la nostra offerta, sia entro il 2 aprile o a maggio.