Domani gli autisti della CTT Nord si fermeranno dalle 12 alle 16. A indire la mobilitazione Filt Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal. L’azienda: “Scioperare serve a poco, meglio garantire il massimo della collaborazione”
Quattro ore di sciopero domani, mercoledì 29 aprile, per il trasporto pubblico locale. A incrociare le braccia dalle 12 alle 16 in tutta a provincia di Pisa i dipendenti della CTT Nord. Una mobilitazione decisa in modo congiunto da Filt Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal dato che spiega Antonio Mazza della Filt Cgil “la dirigenza ha dimostrato di non voler ascoltare le rappresentanze sindacali”.
Fra i motivi dello sciopero la situazione del parco mezzi: nonostante i nuovi autobus, spiegano i sindacati “ci sono 800 vetture, alcune con 15 anni di vita, che hanno bisogno di manutenzione”.
I sindacati puntano il dito contro l’azienda che starebbe concentrando gli sforzi verso il bando di gara per il gestore unico che dovrebbe uscire questa estate.
Ci sono poi i circa 30 esuberi indicati dall’azienda che, dicono i sindacati, “di fatto non esistono dato che lavoriamo con carenza di personale”
Fra le richieste che arrivano dal personale anche quello di una migliore organizzazione dei turni e dei riposi, che, dicono, così come è pensata “non tiene conto delle normative e rende per molti inutilizzabile la mensa aziendale”.
L’appello dei sindacati va anche alle istituzioni, che, come ricordano, “posseggono il 65% del azioni di CTT Nord”.
A stretto giro rispetto alla proclamazione dello sciopero arriva anche il commento di Andrea Zavanella, presidente di CTT Nord. “Uno sciopero contro l’azienda per l’anzianità del suo parco mezzi oggi davvero non si giustifica” scrive Zavanella in una nota, “non solo perché l’azienda ha dimostrato di essere fortemente impegnata nel rinnovo dei mezzi (con la recente acquisizione di 100 nuovi autobus su 800) ma anche per lo sforzo che sta facendo per migliorare il lavoro di manutenzione e la sicurezza dei mezzi circolanti”. Il presidente del consorzio ammette comunque che “sarà certamente necessario procedere con ulteriori rinnovi per i quali ci stiamo già muovendo nonostante i tempi e gli esiti della gara siano ancora incerti”.
“Per questo domani servirà davvero a poco scioperare – prosegue Zavanella – mentre servirebbe il massimo della collaborazione per garantire comunque all’utenza il miglior servizio possibile. L’azienda non si è sottratta al confronto con le sigle sindacali che ha incontrato e con le quali ha provato anche una riconciliazione presso il prefetto, ma va detto con onestà che il confronto è reso difficile dalla divisione all’interno degli stessi sindacati che anche domani non sciopereranno uniti”.
Rispetto alla disdetta dell’integrativo aziendale, nodo cruciale della trattativa con i sindacati, il numero uno di CTT Nord conferma che è stata compiuta “la scelta più ragionevole, ovvero quella di prorogare la normativa attuale fino a fine anno”. E sugli esuberi ventilati dalle sigle che hanno proclamato lo sciopero Zavanella taglia corto: “Tutte affermazioni prive oggi di alcun fondamento visto che l’azienda non ha annunciato nessun esubero. La verità è che proprio la logica di ‘azienda di area vasta’ di CTT Nord si dimostra in questo caso vincente consentendo di ‘riassorbire’ questi esuberi potenziali nella riorganizzazione del servizio.