Convocata d’urgenza, alla commissione hanno partecipato i sindacati, non tutti, e nemmeno la Ctt nord, che non era stata convocata. In attesa dei nuovi autobus per i lavoratori sono tante le difficoltà da affrontare ogni giorno
Un autobus in fiamme, per fortuna senza feriti, in piena ora di punta sulla Toscoromagnola e l’attenzione sulle condizioni del trasporto pubblico torna a riaccendersi. Un dibattito mai sopito in realtà, perché fra una gara regionale sempre più tortuosa, un parco mezzi vetusto e la guerra tutti contro tutti, la Ctt nord è sempre sotto i riflettori.
@IlTirrenoPisa autobus in fiamme sulla Toscoromagnola pic.twitter.com/8LY7Z5c6H9
— Alessandra Biagi (@zizzola_) 11 Marzo 2015
L’episodio di ieri, con il nono autobus ad aver preso fuoco da due anni a questa parte, probabilmente per una perdita d’olio, è stato oggetto di una commissione controllo straordinaria, convocata d’urgenza con i sindacati per cercare di capire la situazione. Alla commissione non ha partecipato la Ctt nord, che non era stata invitata, e nemmeno la Filt Cgil, ormai in rotta con l’azienda e con gli altri sindacati.
Antonio Mazza della Filt dice che quello di ieri è stato un incidente annunciato: “Sono mesi che denunciamo il problema degi automezzi, e proprio quello in oggetto doveva essere rottamato lunedì prossimo. C’è anche un problema di sicurezza per gli autisti”, ricorda, “per il quale abbiamo coinvolto il prefetto di Pisa che ha intimato all’azienda di cambiare i mezzi e di metterli in sicurezza”.
Nuovi mezzi arriveranno questo venerdì, 48 bus nuovi, e per l’azienda non è certo un mistero la condizione del proprio parco mezzi. Quello che non piace ai sindacati però, è il modo in cui si è arrivati all’acquisto di questi autobus, finanziato solo al 50% dalla Regione: “Ci farebbe piacere che venisse detto che l’operazione è resa possibile anche grazie al sacrificio dei lavoratori, ai quali è stata tolta la mensa (senza ticket sostitutivi). Questo, oltre al fatto che tutti i dipendenti hanno i contratti integrativi disdettati, ha permesso di risparmiare circa 1,5 milioni all’azienda”, dice Fabrizio Genovesi della Faisa-Cisal, che regala una nota di colore nel raccontare la vita senza mensa: “Siamo tornati ai tegamini”.
Intanto il presidente della seconda commissione Diego Petrucci, annuncia di aver chiesto ad Andrea Zavanella, presidente di Ctt nord, un incontro per il 20 marzo, al quale parteciperanno anche i sindacati. E la Commissione conta anche di andare a fare sopralluogo all’officina di manutenzione. Al tavolo ha partecipato anche Zullo (segretario regionale Uil trasporti), che si dice convinto che la gara andrà avanti, mentre il consigliere Armando Paolicchi, preoccupato dall’assenza della Cgil e dai tavoli separati, chiede “unità sindacale”.
Federico Landi, delegato Uil che lavora all’officina di Pisa, fa notare che proprio il mezzo incendiato il giorno prima era in manutenzione: non sufficiente evidentemente, viste le condizioni dell’autobus. “Con la situazione di budget attuale, il piano di manutenzione è quello che è”, dice. “In officina eravamo 28, adesso siamo 13”.
E Zullo aggiunge che “la manutenzione è molto rallentata, i fornitori non fanno credito. Difficile dire quanti sono i mezzi che possono essere considerati a rischio” Con una prospettiva all’orizzonte, quella della gara, che non convince nessuno: “Si fanno fare i sacrifici ai lavoratori e poi si vende ai privati”, dice ancora Zullo.
E nuovamente Genovesi punta il dito anche sulle condizioni in cui lavorano gli autisti: “Col passaggio alla Sesta Porta gli spazi si sono molto ridotti, sia per gli uffici della dirigenza che per la biglietteria. Un solo bagno per circa 200 autisti che gravitano a Pisa”. E che solleva infine il problema, non secondario, della sicurezza sui mezzi: “Situazione critica soprattutto sulla LAM ROSSA. Abbiamo avuto un incontro con il Questore e con i Carabinieri, al quale non ha partecipato l’azienda. Abbiamo proposto di istallare le telecamere sui bus, ma l’azienda ha detto che mancano i soldi”.
g.o. e c.c.