Baletto, danza moderna e folclore greco si incontrano stasera al Teatro Verdi di Pisa, grazie all’armoica fuisone della compagnia ungherese Balletto di Gyor
Lui si alzava e cominciava a ballare. Quello che doveva dirmi lo esprimeva danzando. E io facevo lo stesso. Qualsiasi cosa non potessimo raccontare con la lingua, la raccontavamo con i piedi, le mani, il ventre…
John, dal film Zorba il Greco
Linguaggi contemporanei, sirtaki, ottimismo, allegria e amicizia in scena al Teatro Verdi stasra (mercoledì 1° aprile, ore 21) con Zorba, balletto in due tempi, proposto dalla compagnia ungherese Balletto di Gyor, direttore artistico János Kiss, tournée organizzata da Just in Time srl direzione Mauro Diazzi.
Innovativo e originale, con coreografie uniche nel loro genere, su quella originale di Lorca Massine, ideate dal coreografo Gyula Harangozó Jr., Zorba è danzato sulle celeberrime musiche di Mikis Theodorakis, l’inventore del sirtaki, portato al trionfo mondiale da Zorba il greco, film del ’64 Premio Oscar, con protagonista Anthony Quinn.
Il sirtaki si riconosce dalle prime due note, che anticipano il culmine del ballo e rimandano subito all’immagine ellenica più tradizionale, anche se, in realtà, è appunto la Danza di Zorba di Theodorakis che, in seguito alla fama riscossa in Grecia, è addirittura divenuta una danza popolare.
Basato sull’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis, lo spettacolo racconta la storia di una speciale amicizia tra un lavoratore della terra, Zorba, e uno scrittore inglese che viaggia a Creta dopo aver ereditato alcuni possedimenti in quell’isola con l’idea di aprire una miniera. Questa relazione fra due mondi con le proprie differenti esperienze vissute- il passato, la famiglia, le donne, la gioia di vivere- diventa una chiave di lettura della vita stessa, un insegnamento a viverla con positività ed ottimismo nonostante tutte le difficoltà. E nella scena finale, salutando Zorba in riva al mare per l’ultima volta dopo i bellissimi disastri che gli sono capitati a Creta, l’Inglese impara finalmente a ballare il sirtaki grazie al suo amico insegnante, tra lo stupore e le risate di tutti.
Il prestigioso Balletto di Gyor si è formato nel 1979 con gli allievi dell’Istituto Statale del Balletto Ungherese, sotto la direzione di Ivan Markó, ballerino del Ballet du XX Siècle di Maurice Bejart. Riconosciuta come National Ballet, ha rappresentato l’Ungheria in contesti nazionali e internazionali, apprezzata in particolar modo per il suo audace modernismo nel proporre un repertorio eterogeneo che spazia dal balletto classico al teatro-danza sperimentale.
Il coreografo Harangozó Jr. è figlio dei due fondatori del balletto nazionale ungherese, come principal dancer del Balletto dell’Opera ha incantato le platee di tutto il mondo e le sue coreografie sono state lodate ovunque grazie al lavoro di attualizzazione del repertorio classico.
Le scene e il visual design sono firmati da Dmitrij Simkin, i costumi da Gabi Gyóri, e le luci da Gyula Harangozó Jr. e Péter Hécz.