Una circolare del Ministero dell’Interno ha messo in allerta tutte le prefetture della Toscana. Ieri sono arrivati i primi 50 profughi, di questi 6 sono stati accolti a Cascina

Mentre continuano i drammatici sbarchi dei migranti in arrivo sulle coste meridionali del nostro Paese, i lavori della cabina di regia organizzata dalla Prefettura di Pisa proseguono per stabilire le modalità di accoglienza.

Una circolare del Ministero dell’Interno è giunta lunedì 13 aprile agli uffici prefettizi, comunicando ingenti arrivi di profughi: si parla di 700 persone in tutta la Toscana. Ieri mattina (15 aprile, ndr) è stata convocata d’urgenza la riunione con i sindaci e la società della salute della provincia di Pisa.

Ieri sera sono arrivate 50 persone, distribuite in tutta la regione Toscana. Di queste, 6 sono state accolte a Cascina. Nei prossimi giorni sono previsti altri due arrivi importanti per la Toscana, rispettivamente di 100 e 150 persone. Della seconda tornata, la provincia di Pisa si è impegnata ad accogliere altre 14 persone, mentre per la terza ancora non è stata stabilita la ripartizione.

Dalla Prefettura fanno sapere che la disponibilità dei sindaci permane, nell’ottica dell’accoglienza diffusa e a piccoli gruppi. I sindaci inoltre hanno detto che si faranno portavoce presso i comuni ancora non coinvolti, per sensibilizzare tutta la provincia a fare la propria parte.

E se dalla prefettura di Firenze è stato lanciato l’invito alla “requisizione di capannoni, caserme dismesse ma agibili e, in extrema ratio, aree dove allestire tendopoli”, per la provincia di Pisa resta valido il modello consolidato dei piccoli gruppi: “Non ci sono le condizioni per ospitare tante persone nelle caserme o in altri spazi ampi, e preferiamo proseguire sulla linea dell’accoglienza diffusa”, fanno sapere da Palazzo Medici.

C.C.