Un vero e proprio arsenale quello trovato dai carabinieri del Setaf nelle abitazioni e nei casolari di due persone. Decine di fucili e pistole da collezione, oltre a baionette e armi bianche. Le indagini proseguono
Centinaia le armi ritrovate tra case e casolari di due persone residenti a Tirrenia e Lajatico, e sequestrate dalla compagnia Setaf dei Carabinieri di Pisa, al termine di un’operazione lampo.
Le indagini sono infatti partite circa una settimana fa, da un pacco in spedizione dalla base militare di Camp Darby che ha subito insospettito i militari. Al suo interno si trovavano infatti armi e munizioni – non di provenienza militare – e a partire sia dal mittente che dal destinatario, i carabinieri sono riusciti a risalire a due persone, successivamente denunciate.
Si tratta di G.L., residente a Lajatico, classe 1922. E C.P., residente a Pisa, classe 1956. A entrambi vengono contestati reati sulla detenzione, custodia, cessione e trasferimento di armi senza le dovute autorizzazioni.
In particolare, nelle loro case e in casolari a loro disposizione, è stato trovato un vero e proprio arsenale: 17 fucili da caccia, 102 fucili da collezione, 51 pistole da collezione, 5 pistol, 41 armi bianche, 8 baionette, 1 lancia arpione e 3 pistole lancia razzi. Tutto materiale funzionante per cui i carabinieri stanno cercando di venirne a capo.
Non è escluso infatti che attorno a questo arsenale sia stato creato un business per collezionisti, ma i militari parlano anche di una certa superficialità nel rispetto della normativa vigente. Le indagini comunque sono tutt’ora in corso.
La notizia è inquietante e sarà interessante capire che cosa c’entra Camp Darby.
Un appunto linguistico: che cosa significa in italiano «Tutto materiale funzionante per cui i carabinieri stanno cercando di venirne a capo.»?!