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PaginaQulo Dio amami

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Autore mondiale di storie a fumetti, Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, è un pisano che con l’orgoglio pisano non sa cosa farci. Gipi non è solo un disegnatore, un autore di fumetti d’autore, un acquerellatore superlativo, un regista di film e video di culto; la sua arte abbraccia mortalmente tutto lo scibile umano: disegni, parole, suoni, scienza e religione. Siamo andati a trovarlo, il giorno che l’Arno aveva voglia di dare di fuori.

 

Che stai facendo?
Suono le tastiere, canto, abbiamo fatto un gruppo i Contessa Matilde, con Davide Barbafiera alla chitarra e Federico Thomas Borghesi alla batteria, tra i nostri pezzi potrei annoverare -Dio amami – Dio amami, come i peggiori serial killer della storia… non credo che suoneremo mai dal vivo, mi vergogno troppo, suonare mi fa stare bene, il pubblico, anche tre persone, mi manda in paranoia.
Ora ho ripreso anche a disegnare, ma quando ho scoperto il suono del Sinth Moog Sub Phatty ho urlato -Cristo! Perché solo ora t’ho incontrato? Ho buttato via un sacco d’anni e ora scopro che ti stavo cercando senza saperlo- i soldi che guadagno coi disegni li spendo quasi tutti in strumentazione musicale, è la mia droga, forse faremo un concerto in streaming e forse un video, un disco.
Avevi scritto un romanzo, senza disegni, parole e basta, quando uscirà?
Quel romanzo non lo leggerete.
E il film che hai girato quest’estate?
Quel film voi non lo vedrete.
E se facessimo tutta l’intervista in rima?
Potevi dirlo prima.
Di cosa parlano le tue storie?
Di me.
Solo di te?
Più che altro sì. Ho scritto e disegnato anche di altro, poi sono tornato alla base. Alla ricerca di base.

 

Pausa d’osservazione alle tavole della nuova storia, the next graphic novel.

 

In questa tavola ti sei dimenticato di colorare la faccia di un personaggio.
Non mi sono dimenticato. E’ un aggregatore di panico, lui.
Politicamente come stai vivendo il momento storico attuale, se questo fosse panico, che tipo di panico sarebbe?
Parlerei di una sindrome di panico da deresponsabilizzazione acuta, una tendenza a spostare i problemi in una zona di forze ignote, spiegate dall’espertone di turno, quello che a domande complesse dà risposte semplici. Pronte all’uso. Una tendenza irrazionale alla conservazione del mito. Non sopportiamo il fatto che non ci sia un demonio personalizzato per ognuno di noi, un angelo custode fatto su misura. Tranquilli ragazzi, non ci caca nessuno, né nell’aldiqua, né nell’aldilà.
Consigli per vivere meglio?
Seguire le indicazioni dei nuovi purificatori pentastellati, sapere cosa è casta, cosa non è casta, e vivere felici.
Tu sei casta?
Io sono castissima. Come potrei non esserlo? Dopo che una paladina delle cause naturali come la Brigliadori (guarita da due cancri con il solo aiuto dell’energia positiva) m’ha accusato di difendere le grandi lobby della chemioterapia, mi sono arreso. Sì, sono un guerriero di casta. Secondo lei il cancro è figlio dei nostri conflitti, della nostra ansia: ti viene l’ansia, ti viene per un lutto o perché la tua squadra del cuore è retrocessa, con l’ansia grossa ecco anche il cancro, hai somatizzato troppo, ma puoi reagire, guardati dentro, ma dentro proprio dentro.  La forza la puoi trovare solo dentro di te.  Ce la puoi fare, ma non avvelenarti con le medicine. Capito cosa gli dice ‘sta furbona ai malati di cancro?  Rilassatevi, fatevi delle tisane e non credete mai ai medici degli ospedali, loro sono il male. C’è un’onda di anti-scienza in giro che si alimenta nella cialtroneria della rete, luogo dove peraltro passo qualche ora del mio tempo, in un’incessante azione di disturbo.
Chi disturbi?
Come alle scuole medie. Io sto nei banchi in fondo e disturbo quelli dei banchi in cima. I primi della classe.
Termini tecnici?
Qualche volta, ma senza essere troppo criptici.
Di cosa parla la storia a cui stai lavorando?
Di me, pardon, parla d’amore. Ma questa domanda non me l’avevi già fatta?

ICO GATTAI

 

foto: Matteo Parlanti / con l’ausilio indispensabile in C.O. di Michele Lischi

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Scritto da:

Pubblicato il: 7 febbraio 2014

Argomenti: Cultura, PaginaQulo, Quaderni

Visto da: 2647 persone

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Una risposta a: PaginaQulo Dio amami

  1. avatar Napocesco scrive:

    Che forte che è GiPi !!!

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