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Stato di agitazione alla Fondazione Sipario Toscana: preoccupa il bilancio

teatro di Cascina

Stato di agitazione e apertura di una trattativa per il personale della Fondazione Sipario Toscana. Nelle scorse settimane l’assemblea dei lavoratori e i sindacati hanno espresso preoccupazione per un’ipotesi di piano che prevedeva tagli ed esuberi. All’origine del piano, la situazione difficile del bilancio, in perdita di circa 700mila euro, e che dovrà essere ripianato, anche in base a una richiesta specifica della Regione Toscana. Un buco determinato, in gran parte, anche dai tagli agli enti locali che non hanno potuto confermare gli impegni di spesa nei confronti della Fondazione.

Un primo punto fermo i lavoratori l’hanno ottenuto, ed è stato il ritiro della delibera che avrebbe dovuto essere discussa e approvata nel consiglio comunale di Cascina venerdì 19 dicembre, delibera che prevedeva un piano di tagli occupazionali e di servizi.

Nella giornata di oggi, lunedì 21, arriverà sui tavoli dei sindacati anche la bozza di nuova convenzione tra il Comune di Cascina e la Fondazione Sipario, dalla quale dovrebbe essere stralciato il capitolo relativo ai tagli occupazionali.

Si riaprono così le trattative, con l’impegno concreto del sindaco di Cascina Alessio Antonelli, che ha incontrato il personale della Fondazione – presente in consiglio – dando loro precise rassicurazioni, a coinvolgere sindacati e personale nella discussione ed elaborazione di un piano di riorganizzazione aziendale.

“Lo stato di agitazione permane – dicono i Cobas – in attesa di conoscere e condividere un piano di riorganizzazione che salvaguardi servizi e posti di lavoro e in attesa del pagamento della tredicesima e degli stipendi ad oggi non ancora del tutto corrisposti”.

Ciò che non è piaciuto ai lavoratori, è “l’atteggiamento dei vertici della Fondazione, che non è stato quello di collaborare con i sindacati tanto è vero che hanno parlato di un generico confronto interno agli organi di rappresentanza in Comune senza entrare nel merito delle indicazioni che gli Enti proprietari hanno fornito alla Fondazione per la revisione della spesa complessiva e per il finanziamento delle perdite pregresse”.

Per ripianare le perdite la Fondazione sta valutando l’apertura di un mutuo per circa 600mila euro, della durata di 8 anni. Da qui la necessità di una nuova convenzione (l’attuale scadrà l’anno prossimo), perché il Comune di Cascina possa farsi garante per la fondazione nell’accensione del mutuo. Per i restanti 100mila euro che mancano all’appello, si parlava nella prima bozza di convenzione di tagli per 30.000 euro nel settore amministrativo, 34mila per le pulizie e 57mila euro nel settore tecnico.

Ora che quel punto è stato eliminato, fondazione e sindacati dovranno sedersi a un tavolo e definire un piano di riorganizzazione che consenta il rientro delle perdite. Un tavolo che verrà attivato successivamente all’approvazione della nuova convenzione, il cui voto è previsto nel consiglio comunale del 23 dicembre.

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Pubblicato il: 22 dicembre 2014

Argomenti: Economia-Lavoro, La Piana, Teatro

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