Lasciatemi incrociare, nel dolce abbraccio della rima, ciò di cui già sento il mancare e che non conoscevo prima
A Cinzia, Francesca
e a tutti gli amici di paginaQ
Non sono capace di assecondare
quella vostra specifica richiesta
per cui dovrebbe oggi il mio rimare
non aver alcun aria funesta.
Mi sentirei come se facessi torto
all’entusiasmo vostro e degli amici
che, sempre con un gran trasporto,
hanno scritto cose assai felici.
Per cui lasciatemi incrociare,
nel dolce abbraccio della rima,
ciò di cui già sento il mancare
e che non conoscevo prima.
Una argomento da raccontare
snocciolandolo in quartine,
una matassa di rime da ordinare
per raggiungere la parola fine.
E poi trovarsi a immaginare
che reazione avrà il Lettore,
lui che è il solo a giudicare
se quel che scrivi è un orrore.
Pagina Q invecchierà nelle maglie della rete
così ogni volta che voi la rileggerete
sarà dolce come la sorpresa dentro l’uovo:
una pagina vecchia dal profumo di nuovo.
Frama
Pisa, 3 giugno 2015
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