La prima uscita di MusiQ si inchina devota alla celebre affermazione dell’attore americano Martin Mull per cui parlare di musica sarebbe come ballare di architettura.
E nonostante sia convinta che alla Royal Ballet potrebbero tranquillamente inventare un balletto ispirandosi alla Chiesa della Spina, MusiQ lancia fin da subito la sua timida dichiarazione d’intenti e di poetica, sulla linea di quella lucida considerazione, erroneamente attribuita a Frank Zappa.
Parlare di musica a Pisa vuole rappresentare un punto di partenza per raccontare un centro culturale di rara vivacità, con il quale troppo spesso le politiche culturali non riescono a stare al passo, un sottobosco variegato di artisti in perenne oscillazione tra la retromania e il futuribile, una città-laboratorio da scrutare dal basso, per andare a rintracciare sempre nuovi fermenti.
E al nucleo urbano non è secondo l’hinterland: lungo la Via Lenin, la Tosco-Romagnola, la Lungomonte, la via Emilia, incontriamo, o abbiamo incontrato nel tempo, centri di socialità strettamente legata alla musica capaci di raccontarci un territorio e modi sempre diversi di viverlo e valorizzarlo, o di sfruttarlo e dequalificarlo.
MusiQ nasce per non tacere nessuna delle facce che compongono il poliedro complesso del mondo musicale e culturale pisano, per far conoscere la musica che nasce a pochi passi da casa nostra, per spronare il vicinato “anti-rock“ a chiedere più spazi per suonare e non orari più severi da far rispettare, per annunciare talenti, sotterrare cariatidi e riabilitare delusioni.
Il contatto diretto con le lettrici e i lettori sarà fondamentale per dare spessore e ampiezza a questo tentativo di narrazione musicale, MusiQ apre dunque fin da adesso un canale aperto e plurale, si augura di inaugurare dibattiti vivaci sulle novità musicali del momento, sulle gioie e dolori dell’organizzazione di eventi, su produzioni e auto-produzioni, sui modi e i luoghi della promozione musicale.
Di musica si parlerà, per parlare di qualità della vita e della socialità, degli obbiettivi e dei sogni – trans-generazionali – di potersi esprimere, lottare, amare attraverso il suono.
Questa prima uscita di MusiQ strizza l’occhio ai fautori di questo nuovo progetto editoriale, spronati a condividere i suoni del loro tour de force verso la prima uscita del quotidiano.
A loro dedico “If you want to sing out, sing out” di Cat Stevens, quattro umili accordi e poche frasi di struggente lucidità che parlano, semplicemente, della semplicità dell’essere liberi.

PLAYLIST MUSIQ #1
ascoltala

Francesca: Bach – Cello Suite No.1, Prelude ; Appaloosa – Luli
Matteo: Fugazi – Long Division ; Jan Dismas Zelenka – Sei sonate per due oboi e fagotto
Rocco: John Coltrane – My favourite thing ; The Cure – Lullaby
Cinzia: Lucio Dalla – Nuvolari ; Ratatat – Miranda