Il Consiglio di Istituto smentisce le parole della dirigente sulla scelta di far entrare la Guardia di Finanza a scuola. E dai ragazzi arrivano altre testimonianze: “Siamo stati trattati in modo molto brusco”
L’ingresso della Guardia di Finanza all’Istituto Pacinotti, lo scorso mercoledì, ha sollevato reazioni e commenti diffusi. Da più parti è stato posto il dubbio sull’utilità e l’opportunità di un gesto tanto eclatante, sopratutto a fronte dell’esito che ha avuto: uno spinello trovato addosso a un ragazzo.
A gettare un’ombra su quanto accaduto è ora la posizione dello stesso Consiglio di Istituto: secondo le parole della dirigente Angela Gadducci, era stato l’organo stesso ad aver chiesto l’intervento della Finanza. Ma il Consiglio, in una nota firmata dalla prof.ssa Maria Fornai, membro del consiglio di istituto e sottoscritta dalla maggioranza dei componenti del consiglio, racconta però una cronaca ben diversa.
Il consiglio avrebbe innanzitutto dato l’autorizzazione solo per il cortile. “Nel verbale non era stato però precisato”, spiega Fornai “e grazie a questa mancanza la dirigente ha assunto come permesso di farli entrare all’interno”. Alcuni ragazzi sarebbero stati trattati in modo brusco dalle Fiamme Gialle, e sembra che ci siano state anche tre perquisizioni. Una studentessa scrive alla nostra redazione per aggiungere: “L’operazione è stata tutt’altro che tranquilla, visto che i ragazzi sono stati minacciati in vari modi anche davanti alla Dirigente Scolastica. Parlo del fatto che tante ragazze, spaventate, addirittura piangevano”.
E la nota del Consiglio di Istituto non è da meno: “Il Consiglio di Istituto, attualmente dimissionario – si legge – dell’Istituto Tecnico “Antonio Pacinotti” di Pisa si rammarica che le decisioni prese all’interno del Consiglio stesso nella seduta del 19 dicembre 2013, su richiesta della prof.ssa Paola Caponi, rappresentante della Dirigente Scolastica, abbiano portato a conseguenze inattese, riprese con grande ampiezza e clamore dalla stampa, nonostante l’insignificanza dell’accaduto (uno “spinello” rinvenuto su 600 studenti)”.
“I componenti – si legge ancora – intendono sottolineare come la delibera si configurasse nelle intenzioni del Consiglio di Istituto come consuetudinaria ed intesa a prevenire che durante la ricreazione nel cortile, comune ai tre Istituti scolastici di Via Benedetto Croce, potessero accedere elementi esterni. La decisione era quindi volta a tutelare la salute degli studenti, anche in seguito ad un episodio accaduto a novembre proprio nel cortile durante l’autogestione, autorizzata dalla Dirigente Scolastica, e non, come erroneamente riportato dalla stampa, durante le ore di regolare lezione”.
Il consiglio aggiunge elementi gravi, che di fatto sfiduciano l’operato della dirigente: “Dispiace che tali intenzioni siano state male interpretate dalla Dirigente Scolastica ed applicate a tale distanza di tempo da quell’unico episodio, coinvolgendo la Guardia di Finanza in un’operazione all’interno delle classi (non nel cortile) che non ha alcuna valenza né educativa né preventiva”.
E danno una lettura di quanto accaduto che poco ha a che fare con l’aspetto educativo: “L’azione condotta con queste modalità, potrebbe invece essere interpretata, in un momento come questo, in cui la tensione creatasi nei mesi scorsi fra Dirigente e studenti non risulta affatto sopita ma semmai acuita, come un tentativo di intimidazione nei confronti degli alunni, dissenzienti dalla linea di politica scolastica attuata dalla Dirigente, ed in particolare dei rappresentanti di Istituto, i cui nomi sono stati segnalati individualmente dalla Dirigente alla Guardia di Finanza come soggetti da controllare assieme alle loro classi, scelte pertanto non “a campione””.
perché non è stato pubblicato il mio commento lasciato il giorno dell’articolo???
Salve, noi abbiamo approvato il suo commento a questo articolo
http://www.paginaq.it/2014/03/20/guardia-finanza-scuola-parla-gli-studenti-pacinotti/
altri non ci sono arrivati