Studiare le lingue con le clip dei film. A renderlo possibile un accordo fra il Centro Linguistico dell’Università di Pisa (CLI) e il Centro linguistico dell’Università di Berkeley in California, per la collaborazione allo sviluppo della Berkeley Language Center’s Library of Foreign Language Film Clips (LFLFC): una banca-dati digitale che contiene clip di film opportunamente selezionati ed etichettati da utilizzare in percorsi didattici mirati all’insegnamento delle lingue.
Il CLI, che ha già dato l’avvio a ricerche in questa direzione attraverso un progetto autonomo, con la firma dell’accordo potrà avvalersi degli strumenti e del materiale del Centro Linguistico dell’Università di Berkeley, e contribuirà a sua volta con la produzione di percorsi didattici specializzati. Al progetto partecipano la professoressa Marcella Bertuccelli, direttore del CLI e promotrice dell’iniziativa, altri docenti di anglistica, tra cui la professoressa Silvia Bruti, da tempo interessata al linguaggio del cinema e alla traduzione degli audiovisivi, e la professoressa Belinda Crawford , esperta di linguaggi specialistici e multimodalità.
“L’assunto di base è che i materiali audiovisivi e i film in particolare rappresentino una notevole risorsa per l’apprendimento della lingua straniera – ha spiegato Silvia Bruti – dal momento che hanno l’enorme vantaggio di ritrarre un’ampia varietà di scenari sociolinguistici. L’idea è quella di utilizzare clip opportunamente selezionati a cui si potranno accompagnare l’analisi della comunicazione (gesti, sguardi, movimenti), la trascrizione del parlato originale e i sottotitoli nella lingua di partenza o in quella di arrivo”.