Alla vigilia dell’incontro per discutere dell’intesa tanto contestata sulla creazione di una squadra di volontari specializzati sulla tutela del patrimonio storico artistico, a intervenire nel dibattito è SEL Pisa.

L’intesa, ricordiamolo, è stata firmata il 3 febbraio e mira alla costituzione di una sezione specializzata di volontari di pronto intervento su beni artistici della città, da affidarsi all’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani.

A sottoscriverlo con valore di intesa il Prefetto Francesco Tagliente, l’architetto Marta Ciafaloni per la Soprintendenza, l’assessore Andrea Serfogli per il Comune di Pisa e Mauro del Corso, Presidente degli Amici dei Musei e dei Monumenti di Pisa.

Ad apporre la firma per adesione la provincia di Pisa, l’Università e la Scuola Normale Superiore, l’Arcidiocesi, la Direzione Territoriale del lavoro, dall’USL5, dall’INAIL e dal Comando dei Vigili del Fuoco.

“Riteniamo molto positivo – scrive Ettore Bucci di SEL – che, a seguito dell’assemblea tenuta nell’università il 21 marzo, le associazioni degli operatori dei beni culturali abbiano preso la parola, esigendo una sospensione dell’accordo nella sua forma attuale: la tutela dei beni artistici della nostra città affidata alla sezione di volontari di una sola associazione, senza una distinzione autentica e ragionata fra servizio di monitoraggio e ‘minuto restauro”.

Domani, mercoledì 9 aprile, le associazioni di professionisti incontreranno gli assessori Andrea Serfogli e Dario Danti. Un passaggio importante a cui Sinistra Ecologia e Libertà chiede di aggiungerne un altro “indispensabile”.

“Un’audizione degli operatori dei beni culturali nella commissione competente del consiglio comunale, così da coinvolgere il numero più ampio di associazioni nella strutturazione di una concreta proposta, alternativa all’uso di volontari. La tutela e la manutenzione dei beni artistici di pregio della nostra città non può scalfire la dignità delle professioni del settore, che nel corso degli ultimi anni maggiormente hanno subito il disinteresse e il disinvestimento dei governi nazionali e che ancora oggi non dispongono di una adeguata legislazione di riferimento: è possibile e si deve distinguere fra i servizi di guardia, il monitoraggio dei beni e, soprattutto, fra le diverse tipologie di restauro su cui deve sempre porsi la vigilanza della Soprintendenza. Soprattutto, si può e si deve evitare la relazione preferenziale fra le istituzioni pubbliche e una singola associazione, sia pur rilevante sul profilo storico e dotata di provati talenti specialistici”.

“Sinistra Ecologia e libertà – conclude Bucci – sostiene, dunque, l’appello lanciato da studenti, docenti, dottorandi, assegnisti e professionisti del settore nel corso dell’assemblea del 21 marzo: lo strumento del protocollo può e deve essere rivisto e ristrutturato, attraverso una discussione pubblica e politica, in cui un passaggio importante è l’incontro del 9 aprile fra le associazioni e gli assessori comunali Andrea Serfogli e Dario Danti.