Tante bandiere rosse con la croce pisana sventolate dalla comunità bengalese, scesa dall’autobus turistico rosso che batte bandiera Confesercenti, per raggiungere quella parte della città che ieri ha manifestato di fronte all’aeroporto Galilei. Questa l’immagine più curiosa dell’evento, partito dall’appello degli Amici di Pisa, raccolto dalle istituzioni e da un lungo elenco di rappresentanze cittadine composto  da oltre 70 realtà, fra associazioni e forze politiche.

La difesa del Galilei di fronte ad un quadro totalmente cambiato rispetto a qualche mese fa, è stata illustrata in chiave regionale dal sindaco Marco Filippeschi e dal presidente della provincia Andrea Pieroni. Nonostante una piattaforma a cui hanno aderito tutte le forze politiche e un richiamo che voleva essere il più largo possibile, non sono mancati distinguo prima della manifestazione, né assenze durante.

Diverse centinaia i presenti, esponenti di numerose forze politiche, sindaci del territorio, associazioni di categoria; anche due rappresentanti dei comitati e del coordinamento di Prato e Pistoia, da sempre contrarie alla pista di 2400 metri.

Dopo l’apertura della manifestazione da parte del presidente degli Amici di Pisa Franco Ferraro, l’intervento del sindaco, che in questi giorni di battaglia serrata sull’aeroporto lo ripete in ogni sede. Anche ieri ha ribadito le ragioni per il no alle vendita delle quote regionali di SAT, preludio ad una perdita completa del controllo pubblico sullo scalo. Analoghe le riflessioni del presidente Pieroni.

Intanto persiste il clima di tensione fra i rappresentanti di Corporacion America in consiglio di amministrazione e i soci pubblici. Roberto Naldi, Ana Cristina Schirinian e Paolo Angius, hanno criticato il comunicato diffuso da Sat, che a loro giudizio è volto a “contrastare” l’Opa di Corporacion America sulla stessa società pisana.