Intanto la Camera di Commercio ha deciso di non aderire all’Opa. Novità anche dal consiglio di amministrazione di SAT
Crescono gli attriti fra Corporación America e il sindaco di Pisa, nonché presidente del patto parasociale di SAT, Marco Filippeschi. Con una nota Corporación America respinge al mittente le ipotesi di elementi e atti che potrebbero aver turbato il mercato.
“Non è compito nostro valutare nel merito – scrive il gruppo – ma riteniamo che molte possano essere le violazioni normative compiute in questi giorni dal sindaco di Pisa”. Sembra, prosegue la nota della società argentina “che il comportamento del sindaco sia semplicemente volto a turbare il mercato”, mostrando “grande sorpresa, come il sindaco si lamenti della richiesta di accesso agli atti consiliari di Consob”.
Ma c’è di più. Secondo Corporación America il Sindaco ha cercato “pretestuosamente” nuove valutazioni sul valore delle azioni di SAT per sostenere l’inconguità dell’offerta della holding argentina.
“Il cda di Sat – scrivono nella nota – chiamato a valutare la congruità del prezzo di offerta, si era avvalso di appositi consulenti. Tali consulenti avevano identificato un valore congruo e, sulla base di tale valore, il medesimo Cda aveva originariamente invitato l’offerente a incrementare il prezzo di offerta. Abbiamo offerto (e stiamo offrendo) un prezzo ancora più alto di quello individuato come congruo da parte di Sat stessa”.
“Il sindaco – proseguono – smentisce se stesso, come un venditore che una volta trovato un accordo sul prezzo coll’acquirente, si rimangia la parola data”. “Quel che a noi preme, invece – conclude la nota – è perseguire un piano di integrazione degli aeroporti toscani, per creare un polo strategico nazionale, in grado di competere con gli altri e divenire uno dei primi scali nazionali”.
Tempestiva la replica di Filippeschi: “Il Comune di Pisa, forte della posizione unanime ribadita dal Consiglio Comunale che ha indirizzato le iniziative assunte dal Sindaco, non intende alimentare polemiche infondate che non è nell’interesse pubblico sostenere, né soggiacere ad
affermazioni offensive dei comportamenti istituzionali tenuti anche per dovere d’ufficio”, scrive. “Si deve però sottolineare – aggiunge – che non corrisponde al vero che il Sindaco «pretestuosamente si è messo alla ricerca di nuove valutazioni» per ottenere un prezzo più alto. La relazione dell’Advisor indipendente Moores Rowland Bompani commissionata dal Comune di Pisa è stata protocollata in data 6 maggio 2014, molto prima, quindi, del rilancio operato da Corporacion America Italia s.r.l. il 22 maggio 2014. L’unico interesse perseguito dal Comune di Pisa è sempre stato quello del rispetto dei patti esistenti e delle norme in materia di Opa, patti e norme noti a tutti i soggetti interessati”.
Intanto anche la Camera di Commercio di Pisa, che detiene poco meno dell’8% delle azioni di SAT, ha deciso che non aderirà all’Opa argentina. Il CdA si è riunito questa mattina e ha deciso all’unanimità in questa direzione, con la sola astensione del presidente Pierfrancesco Pacini, che siede anche nel CdA di SAT. La Camera di Commercio ha ritenuto l’offerta “non congrua sotto il profilo strategico e industriale”, e ha aggiunto che “il mantenimento di un pacchetto di quote in mano agli enti espressione del territorio” garantirebbe in futuro la possibilità di “restare strategici” nell’assemblea straordinaria dei soci di Sat.
Infine, anche il CdA di SAT si è espresso nuovamente sulla vicenda. Il prezzo, così come formulato ad oggi, “è congruo”, anche se, “non sussiste ancora un livello di informativa sufficiente al fine di valutare analiticamente i processi di svolgimento e realizzazione della prospettata integrazione aeroportuale della Società con l’Aeroporto di Firenze”.
La posizione del CdA è passata con i voti contrari dei consiglieri Paolo Angius, Roberto Naldi, Martin Francesco Eurnekian, Ana Cristina Schirinian.