Sul confronto che si è tenuto mercoledì fra il direttore del Parco e il prof. Pedrotti sulla Route Agesci che si terrà ad agosto nel Parco di San Rossore prendono parlola “Per la difesa di San Rossore” Fabio Garbari, Alessandro Spinelli, Mauro Nozzolini. “Gi aromenti portati dal prof. Pedrotti – scrivono – hanno indicato che un numero così alto di persone produrrà effetti molto negativi sulla flora, sulla fauna e sulla vegetazione, difficilmente rimarginabili e che in un’area protetta dovrebbero rigorosamente essere evitati”.
Nel pomeriggio del 18 giugno, nella sala G. Gronchi di Cascine Vecchie nella Tenuta di San Rossore a Pisa, si è svolta la “singolar tenzone “ tra lo sfidante Direttore del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Dott. Andrea Gennai, e lo sfidato Prof. Franco Pedrotti, già Presidente della Società Botanica Italiana e da sempre impegnato nei problemi delle aree protette. La sfida ha riguardato il contestato raduno degli scout AGESCI, previsto tra il 7 e il 10 agosto nella più vasta area prativa della Selva Pisana, tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove, autorizzato dal Direttore dopo una procedura prevista dalla legge e dalle norme che devono essere onorate per un’area protetta, sito di importanza comunitaria (SIC) e regionale (SIR).
Dopo un sopralluogo sulle aree previste per il grande evento, dove verranno posizionate 10.000 tende, i servizi igienici, e altre numerose strutture, il Dott. Gennai e il Prof. Pedrotti si sono confrontati sulle varie situazioni che un numero cosi rilevante di presenze (32.000 persone in un’area di 74 ettari) possono determinare, con possibili danni ambientali in uno dei luoghi più sensibili della Tenuta di San Rossore. Ha introdotto la discussione, limitata ai due contendenti, il Dott. Gennai, che ha spiegato le motivazioni che lo avevano condotto, a norma di legge, a dare il proprio nulla-osta, in ciò confortato dall’unanimità degli Enti coinvolti, nonostante il parere molto critico di cinque dei sette membri del Comitato scientifico.
Il Prof. Pedrotti, ricordato che aveva espresso l’eventualità di una denuncia all’opinione pubblica (e non certo agli Organi di giustizia, per la quale il Dott. Gennai si era molto risentito), motivata dallo sdegno che tale iniziativa fosse stata autorizzata, prima dalla Regione Toscana, poi dal Comune di Pisa e quindi dagli Organi Direttivi del Parco, ha esposto su due piani – quello politico-culturale e quello tecnico scientifico – l’incompatibilità di tale evento con le condizioni ecologiche del luogo. Il Professore ha spiegato, al numeroso e attento pubblico presente, le dinamiche spazio-temporali della vegetazione – sia primaria che secondaria – che a seguito dell’impatto rilevantissimo, saranno destinate a degenerazione e regressione della cotica erbosa, interrompendo bruscamente quella condizione di equilibrio in atto da decenni nella zona, nonostante l’area venga occupata temporaneamente in giorni festivi da numerosi visitatori.
Dopo un vivace scambio di pareri e di argomentazioni tra i due contendenti – sia di carattere tecnico che giuridico – questa pubblica sfida si è conclusa tra le proteste del pubblico, che aveva chiesto di poter intervenire con domande al Prof. Pedrotti, ma che il Direttore Dott. Gennai non ha consentito, minacciando di far sgomberare la sala. Vi è anche da rilevare che alle contestazioni tecniche e scientifiche del Prof. Pedrotti, il Direttore Gennai non ha risposto, trincerandosi dietro norme, leggi e regolamenti. I promotori dell’appello in difesa di San Rossore, sottoscritto da oltre 400 persone, molte delle quali erano presenti, hanno constatato che il raduno degli scout avrà comunque luogo; resta il fatto che gli argomenti portati dal Prof. Pedrotti hanno chiaramente indicato che un numero cosi rilevante di persone e di strutture determinerà effetti molto negativi sulla flora, sulla fauna e sulla vegetazione, difficilmente rimarginabili e che in un’area protetta dovrebbero rigorosamente essere evitati.
Per la difesa di San Rossore
Fabio Garbari – Alessandro Spinelli – Mauro Nozzolini Pisa