La Spagna dell’Inquisizione, Siviglia, quando ogni giorno ardevano roghi e in splendidi autodafé mostruosi eretici venivano bruciati per la gloria del Signore.
Il celeberrimo monologo del Grande Inquisitore, tratto da I fratelli Karamazov di Dostoevskij, arriva a Pisa, al Teatro Rossi Aperto, venerdì 27 giugno (ore 21.30) nell’impareggiata interpretazione di Bruce Myers.
Il testo, adattato nel 2007 da Marie Hélène Estienne per la regia di Peter Brook, ha riempito i teatri di mezzo mondo. Mentre Estienne è riuscita nell’impresa titanica di condensare il monologo in cinquanta minuti senza perdere in intensità, la regia di Brook ne enfatizza il lato profetico: l’oppressione dell’Inquisizione diventa un’anticipazione dei regimi autoritari del Ventesimo secolo. Un magistrale Bruce Myers interpreta l’inquisitore con la leggerezza dei migliori narratori, qui nell’impossibile ruolo di accusare Cristo stesso e difendere i roghi di eretici.
Il Teatro Rossi Aperto ospiterà una versione in lettura del monologo, “con luci e scena ridotte e adeguate alle nostre possibilità tecniche”. Il monologo andrà in scena nella versione originale inglese, The Grand Inquisitor, con sottotitoli in italiano.
Frutto della collaborazione con il Centro Policardia Teatro, che negli scorsi mesi ha svolto al TRA i laboratori teatrali con Mamadou Dioume e Bruce Myers, Il grande inquisitore sarà preceduto da tre racconti di Čechov, interpretati dagli allievi del corso di Policardia ed esito del laboratorio fatto appunto con il Maestro Myers.
Bruce Myers ha frequentato la Royal Accademy of Dramma Art a Londra. Diventa attore della Royal Shakespeare Company fino all’incontro con Peter Brook con il quale è in piena attività da quaranta anni, lavorando a tutti gli spettacoli del Centro Internazionale di Creazione Teatrale diretto da Brook a Parigi al Theatre Bouffes du Nord e compiendo tournée in tutto il mondo. Alcune tra le più importanti messe in scena alle quali ha partecipato sono: The Mahabharata, Amleto, La Tempête, Il grande inquisitore e Love is my sin. Lavori cinematografici cui ha preso parte sono stati: L’insostenibile leggerezza dell’essere di P. Kaufman, Mahabharata di Peter Brook, Le petit lieutenant di X. Beauvois. Ha diretto workshop in diverse città del mondo: Rio de Janeiro Adelaide, New York, Gerusalemme, Londra, Vienna, Melbourne e tante altre. In Italia è stato attivo al Piccolo Teatro di Milano, alla Biennale Teatro di Venezia, a Roma, Ferrara, Torino e Palermo.
Per maggiori informazioni:
www.teatrorossiaperto.it
prenotazioni@teatrorossiaperto.it
Le offerte raccolte saranno destinate a portare avanti il progetto del Teatro Rossi Aperto
“Il Teatro Rossi Aperto ospiterà una versione in lettura del monologo, con luci e scena ridotte e adeguate alle nostre possibilità tecniche.”
Questo passaggio nel vostro articolo risulta poco chiaro e a voler essere maliziosi un non-riletto copia incolla da un comunicato del Teatro.
Spero che questo mio appunto risulti non sterilemente polemico, ma fonte di stimolo; inoltre spero che la recente costituzione di Pagina Q proceda con un continuo migliorarsi.
Buon lavoro
Flaminia