Cara Madame,
sono un giovanotto (si fa per dire) di 55 anni e purtroppo mi separo dalla donna con cui sono stato sposato trent’anni. È lei che mi ha chiesto la separazione e siamo in fase di separazione “dei pani e dei pesci”.

Ovviamente ho una profonda tristezza dentro perché mi cade un progetto, perché non so se mi rialzerò, perché non ho più le energie di una volta per guardarmi intorno. Naturalmente i consigli di amici e conoscenti si sprecano, ma avendo vissuto molto di famiglia, non ho costruito negli anni una socialità tale da potermi distrarre e quindi guardarmi intorno.

Che suggerimento puoi darmi?
Un sostenitore di PaginaQ

Cari lettori (e caro Sostenitore),
mi scuso prima di tutto per essere stata via tanto tempo, ma avevo il ginocchio che faceva contatto con il piede e c’è voluto il suo tempo per districarli. Ma veniamo a te Sostenitore. Forse proprio bene tutta la storia non la sai. In questi casi funziona  un meccanismo di push and pull. Mi spiego: ci sarà la normale noia di un matrimonio trentennale, che spinge in là, ma per determinare un movimento ci deve essere probabilmente qualcosa che attrae. Non ti dico che è una persona specifica. Può essere un’altra idea di vita. Il mio consiglio è di lasciare andare tua moglie, semmai dovesse ritornare e tu la rivolessi vuol dire che la vostra storia non è mai veramente finita. Ma per capire questo forse è bene che la vostra situazione sia più chiara anche nella pratica e quindi che ognuno prenda il volo separatamente. La vita può riservarti molte sorprese, moglie o non moglie.

Un caro abbraccio,
Madame Q

Il video che ti dedico ovviamente è un classico dell’abbondono “Se mi lasci non vale” dell’imperituro Julio

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