“Doverosa e sentita vicinanza, da parte dell’amministrazione comunale, nei confronti di una persona aggredita e rapinata vigliaccamente mentre stava svolgendo il proprio lavoro a servizio dei cittadini”. Parte da qui la riflessione dell’Assessore comunale alla Sicurezza Davide Gay sull’aggressione di ieri notte nei confronti del tassista pisano Franco Tinagli, comunicata nel corso dell’incontro di martedi 22 luglio in Prefettura convocato dal Viceprefetto Valerio Massimo Romeo a cui ha preso parte anche una nutrita rappresentanza di tassisti pisani, compreso il coordinatore di Cna Fita Maurizio Bandecchi e il presidente della Cotapi Claudio Sbrana.
Oltre all’auspicio che “le indagini di forze dell’ordine e organi inquirenti giungano quanto prima all’individuazione dei colpevoli”, Davide Gay rilancia la necessità di un maggiore controllo nella zona della Stazione. “Occorre pensare ad un sistema di prevenzione in cui sono sicuramente importanti le telecamere attualmente presenti sulla piazza ed al quale potrebbe giovare una presenza fissa di forze dell’ordine sulla piazza” ha spiegato Gay, “in tal senso riteniamo sia importante riportare al centro della discussione, provando a dargli concretezza, la proposta fatta dal Prefetto Tagliente qualche mese fa, ossia quello di fare in modo che la Polizia Ferroviaria abbia anche uno sportello che si affaccia sulla piazza”.
Franco Tinagli ha raccontato ai quotidiani locali la brutta vicenda che lo ha coinvolto nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 luglio. I quattro giovani, tre ragazzi e una ragazza, salgono alla stazione centrale. Parlano tutti un accento del posto, uno di loro si finge ubriaco mentre gli altri parlano del fatto che l’avrebbero portato a casa. Così iniziano il viaggio verso Asciano, fra una deviazione e l’altra, sbagliando strada nei pressi di San Giuliano e aiutando addirittura il tassista a fare manovra.
Il buio è tanto sul lungomonte, i quattro decidono di cambiare direzione e prendono per Calci. Il tassista comincia a insospettirsi e all’altezza del parcheggio della trattoria Odo i giovani fanno accostare l’auto. Parte così l’aggressione, con un primo colpo al volto sferzato con un casco da motocicletta. Tinagli cerca di coprirsi il volto ma un altro ragazzo, sul sedile posteriore dietro l’autista, lo afferra alla gola con una mano e con l’altra lo minaccia al collo con un coltello.
Tinagli è terrorizzato. Gli chiedono il portafogli, i codici pin delle carte e rubano l’incasso di tre giorni – circa 700 euro – continuando a colpirlo. Poi lo scaraventano fuori dall’auto dopo avergli coperto la testa con la pettorina catarifrangente legata al collo, e scappano con il taxi, ritrovato ieri in via Coccapani.
E a cosa sarebbero servite le forze dell’ordine alla stazione in questo caso?