Si chiama “Notte di Qualità” ed è un patto, un accordo fra municipalità, gestori, promotori, servizi socio-sanitari, servizi di emergenza/urgenza e forze dell’ordine per garantire ai residenti e ai fruitori contesti di divertimento più sicuri.
La prima iniziativa nata con questo spot c’è stata a giugno, la prossima è in programma per il 27 settembre, tra piazza delle Vettovaglie e Sant’Omobono. Un cartellone di eventi per promuovere un divertimento alternativo, una risposta alla “movida” che tanto divide questa e le altre città toscane dove la presenza giovanile è forte e dove sussiste una legittima domanda di svago e socialità.
La notte è una chance, non una minaccia
A promuovere l’iniziativa è stata la Regione Toscana, attraverso un protocollo d’intesa con Anci Toscana e Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza, che ha approvato e finanziato un percorso triennale per la creazione di un Sistema Regionale per la Qualità del Divertimento Notturno Giovanile.
Il modello proposto, Notte di Qualità, è ispirato a esperienze di numerose città europee e si fonda su politiche di mediazione, sensibilizzazione e prevenzione, da sviluppare attraverso la costituzione di tavoli permanenti di concertazione tra i diversi soggetti coinvolti. “Questo approccio riconosce nella notte una chance, non una minaccia”, dicono i promotori.
Comune di Pisa, Società della Salute, Confcommercio, Confersercenti, la cooperativa Arnera e il progetto Extreme hanno aderito al progetto e lavorato alla creazione di quest’evento. “È un progetto importante – spiega Dario Danti, assessore alla cultura e alle politiche giovanili – che tiene insieme vari aspetti: il divertimento, l’informazione sulle sostanze, il rispetto dei luoghi e delle persone, l’attenzione da parte dei servizi sociali delle situazioni a rischio”.”Abbiamo avuto una prima riunione anche con le associazioni di categoria – aggiunge – che hanno accettato di far parte dell’iniziativa, ed è stata positiva. Tramite loro chiederemo ai locali di tenere aperto fino alle 2 di notte, garantendo anche la distribuzione di cibo, azione che rientra nella strategia di riduzione dei danni”.
Sono tanti gli elementi qualificanti del progetto, che nell’iniziativa del 27 vede un lancio importante ma che il Comune punta a riproporre per tutto il 2015: la promozione del bere responsabile, l’approccio eco-sostenibile che punta al riciclo, alla riduzione dei rifiuti e all’eliminazione del vetro. E ancora, acqua gratuita, chill out zone, ovvero spazio di decompressione diffuso dove trovare operatori esperti e formati per consulenze, materiale informativo di prevenzione e/o riduzione dei rischi.
Attività di mediazione dei rumori, con performances artistiche e teatrali e poi il punto forte della serata: la Silent Disco, la “discoteca silenziosa” con distribuzione di auricolari e una serie di dj che si alterneranno alla consolle.
Il progetto prevede poi delle azioni meno visibili ma non meno importanti, come l’abbattimento delle barriere architettoniche, la prevenzione del sovraffollamento, il controllo dei flussi in ingresso e uscita, e il posizionamento di servizi igienici sufficienti. C’è poi una parte che riguarda il dialogo con le forze dell’ordine e la formazione gratuita per personale, staff e security, con l’obbiettivo di valorizzare le capacità di negoziazione e mediazione nella risoluzione dei conflitti e nella gestione dell’aggressività.
Stefano Bertoletti della cooperativa sociale CAT, illustra la filosofia del progetto: “Arrivare a promuovere un modello regionale che poi i comuni possano adottare, andando così a governare un fenomeno, quello della cosiddetta movida, per molti aspetti critico, ma anche ricco di opportunità. La filosofia di fondo è quella di introdurre tutte le pratiche di mediazione partecipativa che abbiamo visto messe in opera in altre città e che hanno portato buoni frutti”.